ALEKSEJ NAVALNY. L’ANIMA RUSSA NELL’ERA DIGITALE
Fotografia Desideria Burgio
Beatrice Agnello
Chissà perché mi viene un irresistibile bisogno di parlare di Navalny ora che è stato seppellito dal turn over mediatico, che non è dissimile da un mostro divoratore e chiede sempre nuovi fatti e personaggi labili da innalzare e sacrificare sugli altari del mercato pubblicitario.
Forse, mi viene di parlarne perché leggo fra i post di Facebook dei giorni scorsi che c’è chi, anziché condannare senza se e senza ma quello che è di certo un assassinio di regime, inchioda Navalny alle idee della sua giovinezza nazionalista con più di un’ombra di razzismo. Per lo più persone della mia età, che non credono che nella vita si cambi.