Un giorno mia madre mi ha detto che avrebbe voluto fumare una sigaretta
L’autostrada fra l’aeroporto e la città era piena di macchine e la nostra Polo blu tutta scassata era una delle tante a non vedere l’ora di essere posteggiata sotto casa. Arrivare a Palermo in estate è come infilare la testa nel forno per sentire il profumo di una torta di “bentornata” che però puzza di smog e voglia di pianificare il prossimo viaggio. Io venivo dalla Svizzera, il polmone verde della mia de-formazione artistica che mi stava trasformando in una mitteleuropea con la puzza sotto al naso. Naso che si era abituato a sentire odori come detersivo nelle case e burro in giro per la città.
Sulla A29 salsedine e residui di fogna entravano dal finestrino mischiandosi all’odore