Stefania Savoia
“Forse posso rendere l’Afghanistan famoso per l’arte e non per la guerra”. Questo è l’obiettivo di Shamsia Hassani, street artist afgana. Dopo una formazione artistica tradizionale, Shamsia ha imparato le tecniche dei graffiti e ne ha capito le potenzialità e il grande valore politico, soprattutto in un contesto come quello in cui vive. La città di Kabul, infatti, è ancora una città di macerie, in cui ogni futuro sembra negato, ma l’arte dei suoi murales dai colori vivi non può essere ignorata e rappresenta un invito alla partecipazione, alla cultura e alla pace. In ogni graffito Shamsia riesce a portare se stessa, cancellando il paesaggio massacrato dalla memoria della guerra, coinvolgendo principalmente le donne del suo paese, così mortificate ed escluse. Sono infatti le donne, dai tratti decisi e dalle dimensioni imponenti, a essere le protagoniste dei suoi murales. Sono donne in vestiti tradizionali che non hanno bocca ma che si esprimono con gesti fortemente poetici e con strumenti musicali, mostrandosi sempre consapevoli delle grandi sfide che le coinvolgono. Sembrerebbe strano il fatto che indossino il burqa o l’hijab, ma l’obiettivo principale non è, secondo Shamsia, liberarsi in primis dal burqa ma ottenere quanto prima, pari diritti, accesso all’educazione e pari dignità in un mondo lacerato dalla violenza e dalla mancanza di libertà.
Shamsia Hassani è anche docente presso l’Università di Kabul e intende proseguire il suo lavoro nella sua terra per mostrare alle giovani donne che la fuga verso l’occidente non è la soluzione ma che è fondamentale credere e agire per il rinnovamento del paese.
Per le strade di Kabul, superando lo sconforto della continua violenza, non smette di dipingere e di insegnare per un’arte nuova, vista come opportunità reale di pace.
I graffiti di Shamsia Hassani non si trovano solo a Kabul ma anche negli Stati Uniti e perfino in Italia, a Firenze, grazie ai numerosi progetti e workshop ai quali ha partecipato.
A causa dell’emergenza Covid le sue mostre sono state posticipate al 2022, ma nell’attesa vale la pena seguirla sul sito shamsiahassani.net e sul suo profilo Instagram @shamsiahassiani .
Le immagini sono riprodotte per gentile concessione di Shah Noori, manager dell’artista.
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