Profondo nero
Marcello Benfante
“Nel ventre dell’Orca”, graphic novel di Michela De Domenico pubblicato da Mesogea
Secondo Alberto Savinio la parola Mare deriva etimologicamente dal sanscrito Maru, cioè deserto e più propriamente “cosa morta”, dalla radice Mar, ossia morire.
Lo ricordava Walter Pedullà in un notevole saggio introduttivo all’Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo intitolato “Congetture per un’interpretazione di Horcynus Orca” (Rizzoli, 2003): “romanzo di morte e di mare che si chiude sopra il deserto dei valori di un mondo travolto dalla guerra”.
Congetture,
Sistina, che attraverso la pittura riesce a volare altrove
Maria Chiara Di Trapani
“Pitture Feriali” è una antologica che rende omaggio alla pittrice Sistina Fatta della Fratta (1917-2012), a dieci anni dalla sua scomparsa.
Una diagonale invisibile unisce la Sala delle Verifiche dello Steri di Palermo, che ospita questa retrospettiva, alle finestre di casa sua da cui tante volte Sistina Fatta si è seduta a dipingere guardando nella direzione dello spazio dove oggi viene celebrata nel suo versatile itinerario artistico.
La formazione di Sistina Fatta si compie negli anni
Parole disarmate
Maria Adele Cipolla
Possiamo fronteggiare i conflitti con la sola arma delle parole? Se lo chiede retoricamente Marcello Benfante nella prefazione ad Ancora Guerre – una raccolta di racconti nati sull’onda emotiva della guerra in Ucraina da lui curata e appena edita da Istituto Poligrafico Europeo – e ce lo chiediamo in tanti: cosa possono fare delle parole disperse al vento in un contesto in cui si usano le armi?
Eppure, sono le parole e non le armi a
Wellber-Gandini. Il Kaiserrequiem inaugura la stagione teatrale del Teatro Massimo
Egle Palazzolo
Morire vivendo. Lasciare la morte in stand by, quasi mortificata per il suo compito ineluttabile, di contro a una vita che, nel percorrere all’inverso il cammino verso un uscio solo, ha la possibilità di sottrarle, la bellezza, l’audacia, la genialità, il segno. È sensazione forte, e non l’unica, che raggiunge lo spettatore sin in fondo alla sala, sovrastato dalle lame di luce a diverso colore che lo coinvolgono in uno spazio senza tempo dove ancora una
Lympha
Maria Chiara Di Trapani
L’Orto Botanico dell’Università di Palermo ospita negli spazi del Padiglione Tineo, Lympha, la prima personale di Aurora Di Girolamo. In mostra oltre 40 lavori tra tele di grande formato, legni dipinti, disegni e fotografie.
Un’antologia di opere espressione di una ricerca artistica trentennale di un’artista di origine palermitana dal percorso eclettico. Aurora Di Girolamo, viene introdotta alla pittura dalla madre, la pittrice Sistina Fatta della Fratta, con cui condivide sin dall’infanzia lunghe ore trascorse nell’osservazione