I sorrisi non fanno rumore: Intervista a Enrica Tesio
Deborah Pirrera
La prima volta che ho sentito parlare di Enrica Tesio è stata leggendo un suo post su Facebook. Le sue parole mi hanno colpita, il modo in cui usa le parole mi ha colpita: pesanti e leggere allo stesso tempo, senza fronzoli, di quelle che mirano al sodo e ti tirano dentro. Seguendo il suo profilo il più delle volte le sue parole mi fanno letteralmente morire dal
Inferno e non ritorno
Egle Palazzolo
“Il male riconosce il male e lo elegge suo ambasciatore nella terra”. Ce la prendiamo di peso questa frase che ci porta a dire grazie a Chiara Muti, regista concreta e creativa che spinge senza tregua un suo Don Giovanni, ora riconoscibile ora nuovo, calato con costante istanza di contenuti nella scena, nei suoi cambi, nei suoi colori che hanno la sovranità del grigio e del nero.
In tandem
“ll Dono”. Intervista a Paola Barbato
Deborah Pirrera
Non amo i Thriller, solitamente non rientrano tra le mie letture preferite. Conosco alcuni classici del genere e ho avuto modo di apprezzarli ma non posso definirmi una intenditrice. Eppure so riconoscere quando mi trovo un buon libro tra le mani, anche un thriller. Uno di quei libri che ti fanno fare tardi la notte, che non vedi l’ora di leggere perché vuoi sapere come va a finire,
“Tre Ciotole” di Michela Murgia
Deborah Pirrera
Non ho fatto in tempo a scriverne prima che il cancro le fosse letale ma ho fatto in tempo a leggere Tre ciotole prima di quella data. Forse influenzata dall’annuncio che la stessa Michela Murgia aveva fatto della sua malattia, forse attratta da un libro che parlava del dolore curiosa di sapere se ne avesse saputo scrivere in maniera lucida e insolita, la stessa che aveva mostrato nel comunicare al
“Come d’aria”- Ada D’Adamo
Deborah Pirrera
Faccio parte della ormai nutrita schiera dei lettori di Come d’Aria, libro che si è aggiudicato il recente Premio Strega, a mio avviso tra i più meritati degli ultimi anni, e che ha fatto e fa ancora discutere tra sostenitori, denigratori e chi
SE L’HOMO LUDENS DIVENTA HOMO NECANS
Marcello Benfante
Segnaliamo, da cronisti letterari e senza eccessive pretese critiche, la costante crescita di Gian Mauro Costa come scrittore (si veda il suo intenso romanzo “Luci di luglio”, edito da Mondadori nel 2022) e ora anche come giallista.
“Ti uccido per gioco” (Mondadori, pp.276, euro 17,50), appena apparso nel panorama vastissimo e straripante del poliziesco italiano contemporaneo, si rivela immediatamente come un esercizio (e il termine non sembri