Perché la mia libertà ti fa paura
Egle Palazzolo
“Perché la mia libertà ti fa paura?” Questo, a chiare lettere, su fondo rosso, stava scritto in un grande cartello alzato in piazza dalle donne in protesta, dopo l’ennesimo femminicidio avvenuto nei giorni scorsi a Reggio Emilia. Quello di Juana, sgozzata da Mirko suo giovane ex compagno, già noto alla polizia per precedenti atti di violenza nei confronti di un’altra donna. Ma vogliamo chiamarla paura quella che ha l’uomo di fronte alla donna che uccide? Ed
Lettera a Letizia
Beatrice Agnello
Cara Letizia,
tu dici «Le donne mi hanno deluso». Non è la prima volta che lo sottolinei dolorosamente e oggi (7 ottobre) è addirittura il titolo di un’intervista che hai rilasciato alla Gazzetta di Parma. Il sottotitolo è invece «Eppure dovrebbero governare il pianeta».
Chi di noi non prova un sentimento contraddittorio simile al tuo? Ogni giorno vediamo gli uomini che governano il mondo fare sfracelli, cose irresponsabili nei confronti della vita umana e di quella del pianeta,
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: scenario, governance, Mezzogiorno
Marco Causi
Ci volevano due donne tedesche, entrambe conservatrici, per sbloccare l’immobilismo dell’Unione Europea e provare a farle fare un salto in avanti prendendo come terreno di azione la risposta di politica economica alla crisi indotta dalla pandemia.
Angela Merkel ha dimostrato il suo spessore politico riconoscendo gli errori compiuti nella gestione della Grande Recessione, a partire dalla questione greca fino al vertice franco-tedesco di Deauville e all’incendio che ha accelerato sui debiti sovrani europei e su quello
Ma perché muore Vanessa?
fonte La Stampa.it
Egle Palazzolo
Ma perché muore Vanessa, 25 anni e certamente qualche progetto in mente, qualche legittimo desiderio da realizzare, compreso quello di poter amare con libertà di scelta e senza paura? Forse perché l’uomo che un brutto destino le ha fatto incontrare la uccide “con cinque colpi di pistola” così come ha minacciato di fare e come lei ha prontamente riferito, accusandolo di stalking presso le forze
Dissesto dei Comuni: una condizione necessaria alla svendita dei beni e servizi pubblici
manutenzione delle città perché non funziona
Antonella Leto e Rita Masseria
Attac Palermo
Il 21 novembre 2020, in tutta Italia ed anche a Palermo, una rete nazionale di 322 realtà associative riunite dal manifesto della “Società della cura” chiedeva a tutti, a partire dagli Enti Locali, un cambio di paradigma. Il comitato palermitano di Attac Italia, parte di questa rete, nell’ottica di restituire ai Comuni un ruolo ed una capacità di spesa
Il dubbio è dalla parte della scienza. E ci protegge dall’esser considerati “pezzi”
(…) Smembrati, sbalestrati, in mostra come merce, ridotti a funzione, ridotti alla parte che esegue il lavoro, sono pertanto gli umani. Nessuno ha più alcuna intenzione di prendersi cura dell’intero. Lasciare libero ciò che non serve, in realtà vuol dire abbandonarlo alla deriva, obliarlo, negarlo. Tutto ciò che un tempo componeva le qualità dell’umano, che gli dava consistenza, durata e specificità è considerato fastidio e intoppo alla produttività. Un rifiuto ingombrante. (…)
Gianfranco Perriera