Tre film dalla parte di lei. Anche troppo?
Nell’ultimo ventennio diversi autori cinematografici hanno incentrato le proprie produzioni su storie di donne da cui emergono messaggi e sentimenti di solidarietà, complicità e abnegazione sacrificale.
È il 1999 quando il regista spagnolo Pedro Almodóvar viene premiato con l’Oscar al Miglior film straniero per Tutto su mia madre, film che ha commosso il pubblico internazionale per l’unione battagliera e solidale dei suoi personaggi femminili, alcuni dei quali hanno fatto della femminilità il traguardo del loro mutamento sessuale (Agrado e Lola).
Non è insolito nella produzione almodovariana riscontrare una centralità dello sguardo e dell’agire femminile all’interno di storie che identificano negli uomini l’origine della tragedia e nelle donne un simbolo di unione e resistenza. Ad Almodóvar, regista omosessuale, non sono