Faust al teatro Massimo di Palermo. Una vera attrazione, quasi un passo obbligato per scrittori, per pittori, per compositori, per critici.
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Egle Palazzolo
Possiamo ben dirlo, a proposito del doctor Faust che sin dalla prima volta che ci si imbatte in lui, nella sua
storia e nel suo fitto rapporto con Satana, si rimane fatalmente imbrigliati.
Un personaggio a tutto tondo ma egualmente, in ogni suo pezzo, smontabile e riducibile sino a dannazione
o salvezza.
Una vera attrazione, quasi un passo obbligato per scrittori, per pittori, per compositori, per critici.
La lotta fra il bene e il male, la debolezza e insieme l’ambizione verso “l‘impossibile” dell’uomo che,
o sprofonda nella crisi, o accetta il patto col diavolo e si riappropriai di giovinezza e di amore.
Faust arriva al bisogno del veleno per risolvere un credo