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Vai via dal pianeta “Papalla”

Rosalba Bellomare

La sede HUB vaccinale di Palermo si trova alla Fiera del Mediterraneo. Un tempo – negli anni ’60, ’70, ’80 – la Fiera rappresentava quel luogo magico dove espositori/commercianti/inventori venivano a proporre le novità, le curiosità, i piccoli elettrodomestici più strani, e più inutili direi, dove si correva ad acquistare per poi dire tra le amiche: “anche io l’ho comprata alla Fiera”. Oggi è ridotta ad un enorme spazio senza destinazione con grandi capannoni degradati e ad ogni campagna elettorale il leader politico di turno lancia la sua idea macro di risanamento, in genere una proposta balorda e ghiotta per gli speculatori del territorio. Oggi, in questo luogo dove tutto è rimasto come negli anni del boom palermitano

2022-01-08T19:29:59+00:002 Gennaio 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Diverse visioni e costruzioni fantastiche

Margherita Ortolani e Giulia Crisci

In Inventare un animale – uno degli articoli raccolti ne “L’altrui mestiere” – Primo Levi sostiene che inventare dal nulla un animale che possa esistere (“crescere, nutrirsi, resistere all’ambiente ed ai predatori, riprodursi”) sia praticamente impossibile. Ugualmente, anche quando la fantasia umana può agire libera senza doversi confrontare con questioni di verosimiglianza o di stabilità biologica, essa ricombina elementi già noti: code, occhi, muso, zampe, orecchie danno vita a nuove chimere ed è proprio da queste ricombinazioni che affiorano intuizioni “audaci, allegre ed allarmanti”, il senso stesso della creazione.

Ogni “visione” è la combinazione di più fattori, identitari, culturali e soggettivi, fortemente determinati dal contesto. Il modo in cui io decido di guardare il mondo determina

2022-01-08T19:32:39+00:0031 Dicembre 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Perché la mia libertà ti fa paura

Egle Palazzolo

“Perché la mia libertà ti fa paura?” Questo, a chiare lettere, su fondo rosso, stava scritto in un grande cartello alzato in piazza dalle donne in protesta, dopo l’ennesimo femminicidio avvenuto nei giorni scorsi a Reggio Emilia. Quello di Juana, sgozzata da Mirko suo giovane ex compagno, già noto alla polizia per precedenti atti di violenza nei confronti di un’altra donna. Ma vogliamo chiamarla paura quella che ha l’uomo di fronte alla donna che uccide? Ed è un surplus di paura quello per cui si accanisce spesso assai crudelmente contro di lei? Paura che, come lui e senza di lui, possa fare LIBERAMENTE, le sue scelte e responsabilmente affrontarne il dopo. Un dopo che mai dovrebbe includere la

2021-11-26T13:55:43+00:0024 Novembre 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Lettera a Letizia

Beatrice Agnello

Cara Letizia,
tu dici «Le donne mi hanno deluso». Non è la prima volta che lo sottolinei dolorosamente e oggi (7 ottobre) è addirittura il titolo di un’intervista che hai rilasciato alla Gazzetta di Parma. Il sottotitolo è invece «Eppure dovrebbero governare il pianeta».
Chi di noi non prova un sentimento contraddittorio simile al tuo? Ogni giorno vediamo gli uomini che governano il mondo fare sfracelli, cose irresponsabili nei confronti della vita umana e di quella del pianeta, vediamo il loro cinismo, l’accecamento dato da un possesso millenario del potere e dall’istinto avido di mantenerlo. E ormai da tempo avvertiamo anche un fragoroso scricchiolio delle loro costruzioni e la fragilità della loro psiche.
D’altra parte vediamo le donne, che pure –

2021-11-24T15:22:54+00:009 Ottobre 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: scenario, governance, Mezzogiorno

Marco Causi 

Ci volevano due donne tedesche, entrambe conservatrici, per sbloccare l’immobilismo dell’Unione Europea e provare a farle fare un salto in avanti prendendo come terreno di azione la risposta di politica economica alla crisi indotta dalla pandemia.
Angela Merkel ha dimostrato il suo spessore politico riconoscendo gli errori compiuti nella gestione della Grande Recessione, a partire dalla questione greca fino al vertice franco-tedesco di Deauville e all’incendio che ha accelerato sui debiti sovrani europei e su quello italiano in particolare. L’Europa ha dovuto aspettare quasi quattro anni, e cioè l’arrivo a Francoforte di Mario Draghi, per iniziare a contrastare la crisi nata negli Stati Uniti nel 2008, subendo la conseguenza di una seconda recessione (double dip) fra 2011 e

2021-11-24T21:10:21+00:006 Settembre 2021|Categorie: Il nostro presente|Tag: |0 Commenti

Ma perché muore Vanessa?

fonte La Stampa.it

Egle Palazzolo

Ma perché muore Vanessa, 25 anni e certamente qualche progetto in mente, qualche legittimo desiderio da realizzare, compreso quello di poter amare con libertà di scelta e senza paura? Forse perché l’uomo che un brutto destino le ha fatto incontrare la uccide “con cinque colpi di pistola” così come ha minacciato di fare e come lei ha prontamente riferito, accusandolo di stalking presso le forze dell’ordine? Pare non possa esserci un dopo rispetto alla macabra e rituale notizia di un femminicidio ormai. E che la cronaca del dolore dei parenti, delle pubbliche fiaccolate, della ribellione di donne in piazza si assomiglino e subiscano lo stesso seguito: memoria

2021-09-01T13:39:15+00:0029 Agosto 2021|Categorie: Il nostro presente|1 Commento

Dissesto dei Comuni: una condizione necessaria alla svendita dei beni e servizi pubblici

 manutenzione delle città perché non funziona

Antonella Leto e Rita Masseria
Attac Palermo

Il 21 novembre 2020, in tutta Italia ed anche a Palermo, una rete nazionale di 322 realtà associative riunite dal manifesto della “Società della cura” chiedeva a tutti, a partire dagli Enti Locali, un cambio di paradigma. Il comitato palermitano di Attac Italia, parte di questa rete, nell’ottica di restituire ai Comuni un ruolo ed una capacità di spesa da investire sulla cura della comunità ha proposto simbolicamente proprio in quel giorno al Consiglio Comunale di Palermo ed alla Giunta di approvare un O.d.G. attraverso il quale chiedere al Governo nazionale la sospensione del patto di stabilità interno e il pareggio

2021-11-22T17:59:53+00:0017 Agosto 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Il dubbio è dalla parte della scienza. E ci protegge dall’esser considerati “pezzi”

(…) Smembrati, sbalestrati, in mostra come merce, ridotti a funzione, ridotti alla parte che esegue il lavoro, sono pertanto gli umani. Nessuno ha più alcuna intenzione di prendersi cura dell’intero. Lasciare libero ciò che non serve, in realtà vuol dire abbandonarlo alla deriva, obliarlo, negarlo. Tutto ciò che un tempo componeva le qualità dell’umano, che gli dava consistenza, durata e specificità è considerato fastidio e intoppo alla produttività. Un rifiuto ingombrante. (…)

Gianfranco Perriera

Ne La catacomba molussica, intrigante combinazione di narrativa e saggio filosofico, Gunther Anders descrive – in un libro composto nel 1932, scampato alla censura nazista e pubblicato nel 1992, anno di morte del filosofo – la condizione di disfatta

2021-08-08T13:31:49+00:008 Agosto 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Io sto con Clitennestra

Egle Palazzolo

 

La sferica installazione, elemento tuttavia ormai frequente sulla scena del Teatro Greco di Siracusa, captava, con immagini e forti colorazioni, fatti e misfatti vecchi e nuovi; poco oltre l’occhio doveva posarsi sulla fiammante Lancia chiara ai margini del palco e l’orecchio abituarsi ai molteplici colpi di pistola non negati ad alcuno dei personaggi, eccezion fatta gli dei. Nelle scene finali di innegabile effetto, il crollo di un ponte, con palese riferimento alla sciagura del Morandi. Detto ciò sommariamente, un sincero “evviva” va con tutta convinzione a Davide Livermore per un allestimento fitto e pulsante impresso alla realizzazione di Coefore-Eumenidi da un’Orestea, senza Agamennone ma non priva di lui. Regista-interprete attraverso

2021-07-13T18:00:30+00:006 Luglio 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

La Conferenza delle Donne Democratiche incontra il Segretario del Partito Democratico Enrico Letta

Riceviamo l’intervento di Milena Gentile –  Consigliera Comunale a Palermo

e componente del Coordinamento nazionale della Conferenza delle Democratiche

Ringrazio Cecilia D’Elia per avere coordinato egregiamente il grande lavoro che la Conferenza nazionale delle Democratiche ha svolto nell’anno che è trascorso.

Dice bene Cecilia nella sua relazione introduttiva. In questo tempo di pandemia, le Donne Democratiche si sono confrontate costantemente e non si sono limitate a elaborare proposte, ma hanno tracciato una visione di Paese. Quello che può costituire una vera svolta per l’Italia è riuscire a fare oggi quello che non siamo stati capaci di fare fino ad ora: recuperare i nodi strutturali che bloccano lo sviluppo complessivo del nostro Paese, a partire dall’eliminazione delle grandi

2021-06-30T15:47:03+00:0030 Giugno 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti
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