Il nostro presente

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RdC bene e male del contrasto alla fragilità

Federica D’Anna

Ormai da qualche settimana si parla di ciò che il governo vuole fare con il reddito di cittadinanza e francamente non so se ridere o piangere.

Lo dico perché sono una recruiter, cioè faccio ricerca e selezione del personale e dunque del mondo del lavoro in Italia un po’ ne intendo. Mi pare che nell’analisi del più grande problema del mondo del lavoro ad oggi ci stiamo concentrando sulla punta estrema di un iceberg, il culmine più manifesto ma allo stesso tempo il meno condizionante.

Infatti il problema del “trovare lavoro” in Italia esiste pesantemente almeno da 20 anni ed il mondo stesso del lavoro è fortemente cambiato negli ultimi 10 anni. Chi esprime giudizi sul tema e ancor di

2023-01-01T23:52:06+00:0023 Dicembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Donna non si nasce.

… lo si diventa. Simone de Beauvoir

Daria D’Angelo

Simonetta Sciandivasci, giornalista della Stampa, ha di recente scritto un libro “I figli che non voglio” in cui si parla di una minoranza, non proprio esigua, che sceglie di non fare figli, perché non ne vuole. Non ho ancora letto il libro e non voglio fare una recensione ma solo soffermarmi su un argomento che mi sembra molto interessante. Oggi il ritornello comune è: In Italia non si fanno più figli, dove andrà a finire la nostra civiltà? Il sotto testo è chiaro, è il pensiero che l’unico modo per tenere in piedi il sistema sia procreare, anche laddove le donne (in realtà una stimata minoranza) pur essendo nelle condizioni di fare

2022-12-16T10:26:35+00:0016 Dicembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

IRAN CALLING

Beatrice Agnello

“Che fare per l’Iran? Innanzitutto, non è vero che nulla serva o nulla conti. Anche in Italia, per esempio, potrebbe essere approvata una risoluzione (il parlamento francese e quello olandese lo hanno già fatto) con cui i pasdaran vengano dichiarati un gruppo terroristico e si chieda l’espulsione dell’Iran dalla Commissione Onu per i diritti delle donne (dove la Repubblica Islamica siede, chissà per proteggere quali diritti). Prima ancora bisogna difendere e comprendere il valore della parola: capire il suo ruolo riparatorio, e il manto protettivo che può stendere — come un potere magico — contro l’abuso più stritolante e la violenza fisica, semplicemente svelandoli.

Quando i grandi avvocati per i diritti umani dell’Iran, donne straordinarie come la Nobel Shirin Ebadi o Nasrin

2022-12-12T23:46:11+00:0010 Dicembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

La libertà delle “Farfalle”

Daria D’Angelo

“Come stai?” è una domanda preziosa.
Ancor più lo sarebbe, se fosse stata posta in tempo a Nina Corradini e Anna Basta, le due atlete delle “Farfalle Azzurre”, squadra nazionale di ginnastica ritmica che rappresenta l’Italia a livello internazionale, vincitrice di numerose medaglie e importanti riconoscimenti.
Adesso, dopo un esposto firmato dalle madri delle due ragazze che hanno denunciato i maltrattamenti subiti da parte degli allenatori della palestra da loro frequentata, se ne parla con un’ottica diversa e attenta ad altri penosi aspetti. In precedenza le due Farfalle Azzurre, avevano già raccontato di umiliazioni, costrizioni e pressioni subite quando frequentavano l’Accademia di Desio riguardo al peso corporeo da mantenere.
“Ricevevo insulti se non riuscivo a dimagrire, per questo sono scappata dal

2022-11-24T15:49:22+00:0024 Novembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Un invito: Ruth Beckermann a Palermo

Andrea Inzerillo
(direttore artistico Sicilia Queer filmfest)

Di recente avete chiesto alle vostre lettrici – e perché no, ai vostri lettori – di raccontarvi via mail storie di patriarcato e di mascolinità tossica: forse è anche per questo (ma no: è soprattutto perché Mezzocielo è presente nella mia testa sin dai tempi del liceo) che ho sentito il bisogno di segnalarvi con particolare attenzione, caldeggiando la presenza della comunità a voi legata, la piccola retrospettiva che dedichiamo alla regista austriaca Ruth Beckermann l’1 e il 2 dicembre al Cinema De Seta. Non è solo il fatto che si tratti di una cineasta di talento e che sarà possibile incontrarla in sala, e all’università, e alla scuola di cinema del CsC sede

2022-11-21T19:44:30+00:0021 Novembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Tutta intera, tutta in parti

Considerazioni private sul romanzo di Espérance Hakuzwimana

Vanessa Iannone

La parola “intero” etimologicamente rimanda a ciò che non manca di nulla, al completo, al perfetto, è una variante di “integro” che evoca subito la compiutezza e l’assenza di compromesso.
Se rispetto alla lettera le istruzioni per montare uno di quei mobili dall’architettura scandinava minimale, lineare ed efficiente esso sarà perfetto, non avanzerà nemmeno una vite, la brugola in dotazione attenderà al suo compito e io avrò arredato un pezzo della mia casa.
Le persone non sono mobili componibili, non sono lineari e minimali, avanza sempre una vite da qualche parte, manca sempre un tassello da un’altra parte, eppure, misteriosamente, le persone trovano il modo per funzionare e per raccontare la loro storia.
L’ultimo romanzo

2022-11-16T13:10:30+00:0016 Novembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Prendiamo la parola a sostegno delle donne e degli uomini che arrivano sulle nostre coste

La Redazione

MEZZOCIELO, come nel 2018 durante l’assemblea “Prendiamo la parola” voluta dalla nostra Simona Mafai, ritorna a contestare l’atteggiamento criminale del governo italiano, colpevole di mettere a rischio la vita di persone innocenti che arrivano sulle nostre coste in cerca di pace.

Nel documento di convocazione dell’assemblea avevamo sostenuto che: “L’accoglienza e l’opera di inclusione degli immigrati non va interrotta, ma proseguita e rafforzata, combattendo ogni forma di sfruttamento e speculazione e pretendendo la fattiva solidarietà della comunità europea.”

E la nostra Simona scriveva, nel suo ultimo articolo su Mezzocielo: “[…] mentre la società nel suo complesso si incattivisce, non riesce a superare le disuguaglianze sociali, né a far fronte in modo umano alla domanda di accoglienza e inserimento in Europa

2022-11-09T11:43:40+00:009 Novembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Certe realtà, quelle belle.

Daria D’Angelo

Il teatro Biondo di Palermo ha alzato il sipario sul quartiere Brancaccio, con lo spettacolo “Itaca – Dove tutti i sentieri s’incontrano”, di Gigi Borruso che ha completato il progetto vincitore del bando per le periferie urbane lanciato dal Ministero della Cultura (MiC), con la collaborazione dell’Assessorato alle Culture del Comune di Palermo, e realizzato nel quartiere Brancaccio dal Teatro Biondo di Palermo diretto da Pamela Villoresi. Il debutto si è tenuto il 27 ottobre alla Casa Museo del Costume Teatrale di Palermo. Il testo originale di Gigi Borruso , attore molto conosciuto e stimato per bravura e professionalità, intreccia i racconti, in prima persona, di alcuni personaggi dell’Odissea con le suggestioni e le parole raccolte tra gli

2022-11-08T16:31:42+00:008 Novembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Ad Annie Ernaux Il Premio Nobel per la letteratura 2022

(a cura di Beatrice Agnello)

La scrittrice, nata nel 1940 in Normandia, ha esordito nel 1974 con il romanzo autobiografico Gli armadi vuoti e raggiunto una notevole notorietà nel suo paese nel 1984 con Il posto.
Gli anni, pubblicato in Francia nel 2008, è un affresco per immagini frammentarie della Francia dal dopoguerra ai giorni nostri, una sorta di autobiografia personale e collettiva di una generazione. Con questo romanzo, Annie Ernaux ha vinto il premio assegnato dall’Association Marguerite Duras.
In Italia, è merito della casa editrice L’orma, per la traduzione di Lorenzo Flabbi, aver fatto conoscere questa notevolissima scrittrice, a partire dal 2014. In quell’anno viene pubblicato Il posto, nel 2015 Gli anni, nel 2016 L’altra figlia.
Nel luglio 2016 Gli anni ha

2022-10-06T16:23:00+00:006 Ottobre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Il mondo non è dei giocatori di scacchi

Beatrice Agnello

Sembra che il mondo sia proprio di questi tragici o ridicoli giocatori, che schierano sulla scacchiera le loro truppe cercando sciagurate o scadenti vittorie, ma non è vero. Il loro è un modo di sentire la vita, diffuso soprattutto nei paesi ricchi e potenti, occidentali e orientali, mortifero. Il pianeta non sopporta più l’arroganza, finanziaria ambientale culturale, comunque miserabile.
Il mondo non è solo gioco di posizionamenti, d’azzardo o di furbizia. Ce lo fa vedere così una miopia a volte colpevole. Ce lo fanno vedere così solo quel piccolo o grande agio, quella modesta o ragguardevole posizione che abbiamo conquistato, spesso a prezzo di un’obbedienza che non corrisponde a quel che siamo, spesso perdendo noi stessi. Ma è un’illusione

2022-10-03T15:29:23+00:003 Ottobre 2022|Categorie: Il nostro presente|1 Commento
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