Gli infami luoghi dello stupro
Bianca Stancanelli
Agli italiani piace specchiarsi nello sguardo dei media stranieri. È l’indizio di un’identità debole, mai del tutto definita, fin da quel “fatta l’Italia, dobbiamo fare gli italiani” che passò a lungo come il motto del dopo-Unità e non si sa neppure se mai sia stato pronunciato e da chi. L’ultimo specchio ce l’ha offerto il New York Times, con una lunga corrispondenza da Caivano, firmata da Gaia Pianigiani, che racconta «a summer of horrific crimes» che «has put a new focus on the country’s attitudes toward women» (un’estate di crimini orrendi che ha suscitato una nuova attenzione sul modo in cui il paese tratta le donne).
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