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A come amiche, per Giulia.

Deborah Pirrera

Più se ne parla meno se ne avrebbe voglia di parlarne, più se ne scrive meno se ne avrebbe voglia di scriverne. Già tutto è stato scritto e detto. Ne hanno parlato sociologi, psicologi, esperti, forze dell’ordine, telegiornali, radio. Si sono espresse grandi firme, personaggi pubblici, attori e cantanti. Io ho impiegato ore a scrivere queste righe: le ho lette, rilette, più volte cancellate ogni volta sopraffatta dalla loro banalità. Poi mi sono arresa: la vera banalità sta in questo copione ripetuto e uguale a se stesso, nell’esito scontato dei fatti, sempre uguali, sempre quelli. La banalità del male. Ma il suo opposto, del parlarne e dello scriverne, sarebbe il silenzio e il silenzio anche in questo caso

2023-12-09T20:24:05+00:009 Dicembre 2023|Categorie: Il nostro presente|Tag: |0 Commenti

dopo Giulia Cecchettin

 

Egle Palazzolo

Bruna, minuta, faccino arguto, espressione ironica e sorridente, di Giulia Cecchettin, parliamo da settimane. Anche se il suo caso, quello di rimanere inesorabilmente vittima della brutale violenza maschile, aveva un gran numero di precedenti e altri se ne sono assommati immediatamente dopo, abbia preso come non mai la cronaca e ribellato le nostre coscienze, egualmente corre il rischio che il silenzio cali su quanto nella sua specificità, abbia e stia suscitando. Oggi I suoi funerali, la gente che ancora una volta accorre, il grande schermo fuori dalla chiesa, lo spazio in più perché contenga la folla, ancora fuori insieme, per lei. C’è stato rumore sulla sua morte. Come la sorella

2023-12-05T11:35:26+00:005 Dicembre 2023|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Grigio Infernale

Daria D’Angelo

Io sono ebrea. No, palestinese. O forse, russa o ucraina, o siriana, o afgana. Sono europea? Americana? Africana? Ho la pelle giallognola e gli occhi a mandorla? Non lo so più chi sono.

Sono un essere umano. Un essere umano spaventato dalla guerra e dalla morte.

Cristiana, ho ricevuto un’educazione borghese; sono stata solo più fortunata perché sono nata nella parte ‘giusta’ del mondo ed ho la pelle più chiara di quella mia sorella che, nata in un posto sbagliato, è costretta a prendere un barcone per fuggire all’orrore.

Mi è stata insegnata la parità di diritti fra tutti gli esseri umani, la convivenza pacifica di religioni diverse, il rispetto dei confini, l’abbattimento dei muri, insomma: la democrazia. Ho pensato di

2023-11-28T13:40:10+00:0028 Novembre 2023|Categorie: Il nostro presente|Tag: , , , |0 Commenti

I sorrisi non fanno rumore: Intervista a Enrica Tesio

Deborah Pirrera

La prima volta che ho sentito parlare di Enrica Tesio è stata leggendo un suo post su Facebook. Le sue parole mi hanno colpita, il modo in cui usa le parole mi ha colpita: pesanti e leggere allo stesso tempo, senza fronzoli, di quelle che mirano al sodo e ti tirano dentro. Seguendo il suo profilo  il più delle volte le sue parole mi fanno letteralmente morire dal ridere ma poi mi fanno pensare. Sì, mi fanno pensare che stia parlando con me e di me, come se mi trovassi con un’ amica davanti a un caffè, un’ amica che conosco da sempre. In questo Enrica Tesio è brava, molto,

Una sosta al “L’Oasis d’Amour”

Laura Verduci

Quest’articolo vuole far conoscere una piccola realtà lontana che con una sua modalità originale ricrea e sperimenta giorno dopo giorno la comunità terapeutica sognata e realizzata da Franco Basaglia a Trieste.

Siamo in Africa occidentale e più precisamente a Cotonou, capitale economica del Benin, città tristemente nota per la tratta degli schiavi. Nel quartiere popolare di Calavi, la comunità “Oasis d’Amour” –Saint Camille nata dal sogno e dalla determinazione del fondatore Gregoire Ahongbonon, accoglie una trentina di persone che, dopo un percorso di cura, si prepara per il proprio reinserimento nella società. La struttura religiosa è molto grande e al suo interno contiene più plessi: entrando dal cancello principale lo sguardo

2023-11-09T07:33:47+00:009 Novembre 2023|Categorie: Storie|Tag: , , , , |1 Commento

Per la vita, contro le vendette

Su quel che accade in Israele e Palestina 

Beatrice Agnello 

Si dà per scontato che, finché c’è la guerra, non si possa sostituire Netanyahu. Non lo credo affatto, Netanyahu è il peggior premier che Israele abbia avuto, e, fra l’altro, ha favorito negli anni i successi di Hamas a Gaza per indebolire l’Autorità nazionale palestinese e separare il popolo della Striscia da quello della Cisgiordania per meglio combattere entrambi. Le teste pensanti di Israele lo avversano da tempo e ormai il suo consenso sembra ridotto ai minimi termini.  

Deporre Netanyahu è la prima cosa che si dovrebbe fare in Israele. Come si fa a non sollevarlo dal suo incarico se scavalca da una destra militarista

Storie di nuovi femminismi: intervista a Claudia Fauzia

Stefania Savoia

 

 

 

 

Il movimento femminista, come sappiamo, si evolve velocemente cercando di intercettare, soprattutto negli ultimi tempi, molte delle istanze di lotta attuali. Claudia Fauzia, attivista  siciliana ed economista specialista in studi di genere e delle donne, fa parte di questi nuovi e fecondi movimenti femministi che negli ultimi anni, grazie anche ai social si sono fatti ascoltare.

Fauzia si definisce “femminista terrona” e  da qualche anno ha iniziato un interessante percorso  con la sua associazione “Malafimmina”. Una comunità ricca e attiva che si propone di creare “una forte identità femminista siciliana e di far luce sulla questione meridionale e sulle sue implicazioni” e che vuole essere “un hub di iniziative transfemministe meridionali,

Inferno e non ritorno

Egle Palazzolo

“Il male riconosce il male e lo elegge suo ambasciatore nella terra”. Ce la prendiamo di peso questa frase che ci porta a dire grazie a Chiara Muti, regista concreta e creativa che spinge senza tregua un suo Don Giovanni, ora riconoscibile ora nuovo, calato con costante istanza di contenuti nella scena, nei suoi cambi, nei suoi colori che hanno la sovranità del grigio e del nero.

In tandem eccezionale con Riccardo suo padre (attesissimo e applaudito a tutto campo, in un Teatro Massimo assolutamente colmo) la Muti firma e quasi promulga un personaggio in cui ogni sinonimo è marginale – seduttore, vanesio, libertino – quanto scandito è invece, il suo

2023-10-29T17:09:28+00:0029 Ottobre 2023|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Donne, vino, impresa e Maria da non dimenticare

 

 

Egle Palazzolo

Sotto un certo aspetto potremmo chiamarla un’altra faccia ancora del femminismo. Che vuol dire prendere in mano le situazioni, programmarsi, lavorare e battersi anche su un terreno prevalentemente maschile per ottenere risultati evidenti con quel tanto di diversamente positivo che è della donna. Né lotta né spallate ma la voglia di misurarsi con il mondo intorno perché nulla è immobile o scontato.

Per molti aspetti ne dà esempio “l’Associazione le donne del vino” che invitate dal Lyons club Palermo dei Vespri, dalla Inner Wheel di Qarinis e dall’Associazione Volo, hanno, nelle scorse settimane, incontrato un folto pubblico al villino Florio all’Olivuzza. Una presentazione di vita e lavoro comune, un racconto vivace

2023-10-17T16:49:15+00:0017 Ottobre 2023|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

L’intelligenza artificiale e tornare ad esserci

Vittoria Marsala

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto di Vittoria Marsala

Viviamo il tempo del controllo. Sappiamo ed esigiamo di sapere, comodamente e ansiosamente in tempo reale, le indicazioni stradali, i piatti del giorno di un ristorante, com’è vestita oggi una bionda di successo e cosa ne pensi il nostro vicino di casa dell’ingorgo sulla statale. Lo sviluppo tecnologico delle ultime due decadi ha reso inevitabile e quotidiana la pratica dell’immediatezza. Si parla tanto di intelligenza artificiale, o AI, ma credo possa essere utile fare un passo indietro e concentrarci sul primo di questi due termini, che associato al secondo, talvolta, sembra perdere la profondità e la complessità del suo significato. In una recente intervista Lorenzo Magri, psicologo

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