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Educazione civica

Egle Palazzolo

Due ragazzi torinesi sono in vacanza a Palermo. Passeggiano tenendosi per mano. Sono gay.

Improvvisamente un nugolo di giovanissimi li aggradisce selvaggiamente sino a ridurne uno in ospedale. Nessuno interviene come solitamente suole avvenire quando si assiste a una rissa, e questa volta a un arbitrario pestaggio, ma qualcuno avrà chiamato il 118 e la notizia si è rapidamente diffusa. Rabbia e vergogna, ritengo, per la maggior parte dei palermitani. Di chi non vorrebbe credere che “piccoli, idioti e barbari delinquenti crescano” e si facciano branco. E non sappiamo se abbia agito in proprio o con la copertura di chi probabilmente profitta di una minore età che rende più blanda l’eventuale pena. Perché se è vero che fatti di

2021-11-28T14:37:23+00:008 Giugno 2021|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

Omaggio a Battiato

Egle Palazzolo

A Milo, paese di poco più di mille abitanti nel parco dell’Etna, il vulcano – piccola ma toccante nota di cronaca – ha dato cenere e fuoco, del tutto non prevedibilmente a detta degli esperti, proprio mentre si svolgevano i funerali di Franco Battiato. La sua morte, benché da qualche anno vi fosse su di lui un certo silenzio, è stata egualmente improvvisa e ha suscitato nei tanti suoi fans in Italia e fuori, un vero sconforto. Che è poi quello che un po’ tutti ci siamo abituati a registrare quando ci lascia un protagonista del mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo. Si avverte, dovremmo ammetterlo, un piccolo vuoto in più, un tassello che salta, e, celebrazioni a

2021-11-28T14:37:34+00:0023 Maggio 2021|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

Le parole sono le cose

Simona Arillotta

Liberazione. Mentre scrivo, è ormai trascorsa una settimana dalla festa del 25 aprile. Per giorni ho cercato di formulare un pensiero, metterlo per iscritto, trovare – insomma – le parole giuste per esprime ciò che, oggi, significa (ancora) liberazione. Non è stato semplice. Chi come me ha fatto della scrittura una professione – o almeno ci prova – sa quanto le parole siano importanti. Quanto sia fondamentale scegliere le parole da dire o – per parafrasare Alda Merini – quelle da non dire.

Qualche giorno fa, due sedicenti comici (o pseudo tali) hanno provato a spiegare in prima serata quanto la dittatura del politicamente corretto (ma esiste davvero, in Italia, il politicamente corretto?) stia ingabbiando la possibilità del

2021-06-07T09:36:46+00:005 Maggio 2021|Categorie: Storie|Tag: |0 Commenti

Le Gelsominaie

Simona Mafai

È strano come possano convivere poesia e fatica!

Cosa c’è di più poetico di un gruppo di giovani donne che scendono all’alba, a piedi nudi, in mezzo ai gelsomini, e che – quasi stordite dal profumo intenso ancora notturno dei fiori, li staccano delicatamente uno ad uno per riempirne cestini, tenuti alti dalle braccia dei figli bambini? Manca solo un pittore impressionista che le ritragga dipingendole su un’ampia tela! O un regista che, con una cinepresa, tramuti quella realtà in una successione indimenticabile si sequenza in bianco e nero… Poesia e bellezza forse, ma anche tanta fatica e mal ripagata: 25 lire per un Kg di fiori raccolti, e sulla precisione delle bilance nessuno potrebbe giurare!

Siamo nel 1945, a

2021-06-08T14:13:17+00:0029 Aprile 2021|Categorie: La nostra memoria, Mafai|Tag: |0 Commenti

Un giorno mia madre mi ha detto che avrebbe voluto fumare una sigaretta

Margherita Celestino 

L’autostrada fra l’aeroporto e la città era piena di macchine e la nostra Polo blu tutta scassata era una delle tante a non vedere l’ora di essere posteggiata sotto casa. Arrivare a Palermo in estate è come infilare la testa nel forno per sentire il profumo di una torta di “bentornata” che però puzza di smog e voglia di pianificare il prossimo viaggio. Io venivo dalla Svizzera, il polmone verde della mia de-formazione artistica che mi stava trasformando in una mitteleuropea con la puzza sotto al naso. Naso che si era abituato a sentire odori come detersivo nelle case e burro in giro per la città.

Sulla A29 salsedine e residui di fogna entravano dal finestrino mischiandosi all’odore

2021-06-07T09:40:34+00:0026 Aprile 2021|Categorie: Storie|Tag: |0 Commenti

Horror Vacui

Marta Sollima

John Carpenter ha realizzato un film che si intitola Fuga da New York.

Pur non avendolo mai visto, mi sorge spontaneo adottare questo titolo applicandolo ad una mia recente esperienza: la mia Fuga da Milano.

Lo scorso febbraio ho ripreso la valigia rossa con cui sei anni fa mi sono trasferita nel capoluogo lombardo. L’ho tenuta sotto le gambe per tredici ore, durante le quali ho guardato fuori dal finestrino del treno alcuni paesaggi di varie regioni d’Italia. In diversi momenti del viaggio mi distendevo sui sedili, per poi addormentarmi con la mascherina ffp2 sul viso.

Nel 2014, anno del mio trasferimento, Milano era una metropoli horror vacui. Ovunque voltassi il mio sguardo ogni angolo della

2021-06-07T09:37:44+00:0024 Aprile 2021|Categorie: Storie|Tag: |1 Commento

Autocoscienza contemporanea

Daniela Gambino

Quest’anno, durante le passeggiate del lockdown, ho visto fiorire le mimose. Le ho anche fotografate con lo smartphone e le avrei tranquillamente condivise, se non avessi temuto di passare per femminista d’antan. La faccenda è che la mimosa, soprattutto sui social, viene presa in giro. Il dileggio della mimosa sta raggiungendo un livello di un certo tipo. Non c’è da preoccuparsi, piuttosto, c’è da informare e trovare una formula, che sia lieve, veloce, progressista, per farlo.

Fateci caso, l’8 marzo, meglio non regalare una mimosa a una donna, perché se è una donna avanzata, ti sfotte, come minimo, ti ricorda che dopo due giorni puzza, che “non mi devi regalare mimose, ma rispettare ogni giorno”.

Ok, ma la mimosa ha

2021-11-11T16:14:57+00:0023 Aprile 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Conversazioni fra amiche

Beatrice Agnello

Simona Mafai e Rosanna Pirajno, due colonne della trentennale storia di Mezzocielo, per me anche due carissime amiche. Spesso vorrei poter fare con loro il punto della situazione: in che fase siamo noi donne nella battaglia contro il patriarcato, per la nostra libertà? Sempre mi chiedo che cosa ne penserebbero di quell’argomento che occupa le cronache, di quel che accade nel mondo, di un libro di un film di un artista; parlo con loro fra me e me anche se non ci sono più.

È quel che vorrei fare periodicamente in questa rubrica, allargando la conversazione anche ad altre indimenticate amiche, come Giuliana Saladino, che fin dal primo numero brillò nel nostro Mezzocielo con i suoi fulminanti commenti. Non

2021-11-11T16:17:12+00:0023 Aprile 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Lettera ad una ragazza

Sembri una bambina cresciuta in fretta, così rannicchiata di spalle. Bella ed elegante. Le calze a rete nera esaltano le tue tenere gambotte, scoperte sino alle natiche un po’ discinte. Scarpette di classe, cappottino corto di buona fattura.

Sei rannicchiata, immobile. qualcuno ti fotografa e così ti vedo , ti vediamo. In fotografia. Non sul divano di casa tua, ma su un lurido marciapiede del centro storico di Palermo. Sei ubriaca o drogata, hai quindici o venti anni. Mi fai ricordare un’altra foto, quella di una ragazzina che si calò dal balcone con un lenzuolo per potere partecipare ad una manifestazione studentesca, alla quale il padre aveva posto il veto. La fotografai sul marciapiede rannicchiata per terra con la testa

2021-11-26T15:15:27+00:0023 Aprile 2021|Categorie: Il nostro presente|Tag: |2 Commenti

Erdogan e le donne

Egle Palazzolo

La prima cosa che saltava agli occhi era quella di trovarsi di fronte due gran maleducati e una signora: Recep Tayyip Erdoğan, presidente della Turchia e padrone di casa, Charles Michel, di nazionalità belga, presidente del Consiglio europeo e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. E sarebbe stata identica la sensazione che, nella forma, avremmo riportata se si fosse trattato di tre perfetti sconosciuti. Ma nella sostanza era doppiamente grave e temiamo foriera di un paio di cose che non ci piacciono.

È chiaro che qualche soldo per acquistare una terza poltroncina, casomai non ne fosse fornito, il signor Erdogan ce l’aveva. Ma due soltanto ne ha fatto preparare ben sapendo che gli ospiti erano tre. E

2021-11-25T10:58:27+00:0021 Aprile 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti
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