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Questione maschile?

Egle Palazzolo

Mettiamola così: la questione femminile non esiste. Esiste invece la questione maschile. Ed è da questa, mai seriamente valutata e affrontata, che deriva in gran parte la questione femminile e la mai superata disparità di genere. Quale mai parità può raggiungersi infatti, malgrado la legislazione italiana sia riuscita a raggiungere livelli alti di riconoscimento, sostegno e visione democratica, se un inveterato potere maschile fa muro, più o meno palese, in qualunque situazione la donna provi ad affermare la sua legittima identità?

Questa visione di due mondi eternamente contrapposti che fanno dell’Italia un paese quasi a se stante a livello europeo si fa evidente con piccoli e grandi esempi che o ci sfuggono o dimentichiamo: Non è più tempo di

2021-11-23T16:19:38+00:0012 Ottobre 2021|Categorie: Interventi|0 Commenti

Lettera a Letizia

Beatrice Agnello

Cara Letizia,
tu dici «Le donne mi hanno deluso». Non è la prima volta che lo sottolinei dolorosamente e oggi (7 ottobre) è addirittura il titolo di un’intervista che hai rilasciato alla Gazzetta di Parma. Il sottotitolo è invece «Eppure dovrebbero governare il pianeta».
Chi di noi non prova un sentimento contraddittorio simile al tuo? Ogni giorno vediamo gli uomini che governano il mondo fare sfracelli, cose irresponsabili nei confronti della vita umana e di quella del pianeta, vediamo il loro cinismo, l’accecamento dato da un possesso millenario del potere e dall’istinto avido di mantenerlo. E ormai da tempo avvertiamo anche un fragoroso scricchiolio delle loro costruzioni e la fragilità della loro psiche.
D’altra parte vediamo le donne, che pure –

2021-11-24T15:22:54+00:009 Ottobre 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Accapo

Egle Palazzolo

Il ragionier Bartolo G. scese come sempre alla fermata della linea 203 nei pressi dell’ufficio. Aveva tra le mani piegato appena, il giornale col titolo di centro sull’esito giudiziario della cosiddetta Trattativa Stato Mafia e tentava di mettere ordine nei suoi pensieri: assolti in fase di appello i tre ex generali del Ros e un ben noto ex senatore, ridotta la pena a Leo Luca Bagarella, prescritte le accuse al pentito Giovanni Brusca. Niente trattativa Stato-Mafia allora? Non proprio, piuttosto accusa non prevista come reato, quindi nulla a carico dei tre alti graduati e fatto addirittura non sussistente per l’uomo politico divenuto per diversi anni puntuale protagonista in cronaca.

Rispetto alla notizia il ragionier G. si trovò ben presto

2021-11-28T14:36:03+00:0028 Settembre 2021|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: scenario, governance, Mezzogiorno

Marco Causi 

Ci volevano due donne tedesche, entrambe conservatrici, per sbloccare l’immobilismo dell’Unione Europea e provare a farle fare un salto in avanti prendendo come terreno di azione la risposta di politica economica alla crisi indotta dalla pandemia.
Angela Merkel ha dimostrato il suo spessore politico riconoscendo gli errori compiuti nella gestione della Grande Recessione, a partire dalla questione greca fino al vertice franco-tedesco di Deauville e all’incendio che ha accelerato sui debiti sovrani europei e su quello italiano in particolare. L’Europa ha dovuto aspettare quasi quattro anni, e cioè l’arrivo a Francoforte di Mario Draghi, per iniziare a contrastare la crisi nata negli Stati Uniti nel 2008, subendo la conseguenza di una seconda recessione (double dip) fra 2011 e

2021-11-24T21:10:21+00:006 Settembre 2021|Categorie: Il nostro presente|Tag: |0 Commenti

Ma perché muore Vanessa?

fonte La Stampa.it

Egle Palazzolo

Ma perché muore Vanessa, 25 anni e certamente qualche progetto in mente, qualche legittimo desiderio da realizzare, compreso quello di poter amare con libertà di scelta e senza paura? Forse perché l’uomo che un brutto destino le ha fatto incontrare la uccide “con cinque colpi di pistola” così come ha minacciato di fare e come lei ha prontamente riferito, accusandolo di stalking presso le forze dell’ordine? Pare non possa esserci un dopo rispetto alla macabra e rituale notizia di un femminicidio ormai. E che la cronaca del dolore dei parenti, delle pubbliche fiaccolate, della ribellione di donne in piazza si assomiglino e subiscano lo stesso seguito: memoria

2021-09-01T13:39:15+00:0029 Agosto 2021|Categorie: Il nostro presente|1 Commento

La Maratona


inItalia Magazine

di Margherita Celestino

Sono partite tutte e io sono rimasta ferma. Il corpo gazzella si è trasformato in piombo. Le ho viste allontanarsi insieme e diventare puntini. Voci nella mia testa mi hanno gridato che non potevo farcela stavolta, mi hanno detto che era troppo per me. Quel giorno ho odiato la corsa. Qualcosa si è spezzato.

La pista è fatta di spine. Non ce la posso fare, le scarpe di gomma si bucano, il mio cuore frana. Mamma e papà applaudono dalla tribuna. Sono sola. Vedo il mio nome scritto dei grandi cartelli. Una bambina bionda in tribuna è vestita come me, ha pure il numero 5 stampato sulla maglia. Non

2021-08-25T01:03:01+00:0024 Agosto 2021|Categorie: Storie|0 Commenti

Dissesto dei Comuni: una condizione necessaria alla svendita dei beni e servizi pubblici

 manutenzione delle città perché non funziona

Antonella Leto e Rita Masseria
Attac Palermo

Il 21 novembre 2020, in tutta Italia ed anche a Palermo, una rete nazionale di 322 realtà associative riunite dal manifesto della “Società della cura” chiedeva a tutti, a partire dagli Enti Locali, un cambio di paradigma. Il comitato palermitano di Attac Italia, parte di questa rete, nell’ottica di restituire ai Comuni un ruolo ed una capacità di spesa da investire sulla cura della comunità ha proposto simbolicamente proprio in quel giorno al Consiglio Comunale di Palermo ed alla Giunta di approvare un O.d.G. attraverso il quale chiedere al Governo nazionale la sospensione del patto di stabilità interno e il pareggio

2021-11-22T17:59:53+00:0017 Agosto 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Durigon e non solo

Egle Palazzolo

Claudio Durigon sottosegretario in forza leghista, durante un comizio a Latina, lancia una proposta o meglio comunica l’intenzione di reintitolare ad Arnaldo Mussolini il parco cittadino, che da cinque anni a questa parte porta il nome” Falcone- Borsellino”. Come è evidente e del tutto conseguente, scalpore e polemiche a oltranza sul fronte di una compagine parlamentare che contiene tutto e il suo contrario.

È una notizia questa in cui, ci viene proprio da dire, che “il dopo” precede quasi il “prima” cioè la notizia stessa. Infatti, rispolverare il nome di chi ebbe come fratello Benito Mussolini, cancellando l’omaggio alla memoria di due tra i più noti magistrati d’Italia caduti sul campo, per mano mafiosa nel coraggioso tentativo di combatterla,

2021-11-28T14:37:00+00:0017 Agosto 2021|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

Il dubbio è dalla parte della scienza. E ci protegge dall’esser considerati “pezzi”

(…) Smembrati, sbalestrati, in mostra come merce, ridotti a funzione, ridotti alla parte che esegue il lavoro, sono pertanto gli umani. Nessuno ha più alcuna intenzione di prendersi cura dell’intero. Lasciare libero ciò che non serve, in realtà vuol dire abbandonarlo alla deriva, obliarlo, negarlo. Tutto ciò che un tempo componeva le qualità dell’umano, che gli dava consistenza, durata e specificità è considerato fastidio e intoppo alla produttività. Un rifiuto ingombrante. (…)

Gianfranco Perriera

Ne La catacomba molussica, intrigante combinazione di narrativa e saggio filosofico, Gunther Anders descrive – in un libro composto nel 1932, scampato alla censura nazista e pubblicato nel 1992, anno di morte del filosofo – la condizione di disfatta

2021-08-08T13:31:49+00:008 Agosto 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Inno ai corpi

Carla Nigro

Non mi sono mai sentita una.

Ma soprattutto non mi sono mai sentita donna.

Questo Adesso è perfetto.

Guardando un uomo con un paio di tette

Finalmente capisco che è così che si sta

Come dentro a un corpo che è tutto propenso all’infuori. Così io sento me donna.

Adesso.

Mi commuovo e mi sorprendo.

Un’immagine trasparente la sua.

Sta forse svanendo ma lo tengo stretto questo mio corpo ibridato.

Questo mio corpo che fatica a sentirsi uno solo.

Non lo lancio nella zavorra delle nominazioni, che ci sta dentro sgomitando.

Io parlo di una sottigliezza,

Quel margine in cui tutto l’io si sforza di stare solido

Ma, signori miei, quando si vive quel margine fa fatica a restare saldo

Si trasforma

Per le forme del mondo si impietosisce

2021-07-21T10:38:01+00:0020 Luglio 2021|Categorie: Storie|0 Commenti
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