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La madre della Patria

Clara Margani

Nel 2016 scrissi un monologo intitolato “Ignoto Militi”, in cui viene data voce al soldato morto e senza nome, scelto per rappresentare tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale e successivamente di tutte le guerre. Attraverso i suoi pensieri, le sue sensazioni e i suoi ricordi nel corso del viaggio da Aquileia a Roma e della sua tumulazione nel Vittoriano volevo rappresentare il suo desiderio di riappropriarsi dell’identità perduta, non solo come soldato ma soprattutto come uomo. Il 4 novembre 2021, in occasione della celebrazione dei 100 anni dalla tumulazione nel monumento del Vittoriano il monologo è stato rappresentato in forma di lettura drammatizzata dall’attore Mario Toscanelli nella sede dell’Associazione culturale MusicoPaidea a poche centinaia di metri dal

2021-11-23T16:26:50+00:0011 Novembre 2021|Categorie: Storie|0 Commenti

Madres paralelas

Rita Annaloro

Più affettuoso e simpatetico questa volta lo sguardo di Almodovar sull’universo femminile e in particolare sul tema della maternità, declinato in tutte le sue forme, dalla dolce attesa allo strazio felice del parto, dalla possessività esclusiva alla condivisione e alla perdita. Con esclusione del maschio, o quasi, ridotto a puro catalizzatore fortuito di un evento grandioso, come la procreazione.
Penelope Cruz e la bravissima Milena Smit danno vita e voce a due personaggi diversi per età, appartenenza sociale e politica, pure le loro vite si intrecciano fecondandone il cambiamento, simboleggiato dal diverso taglio di capelli della più giovane e dal look complessivo della fotografa.
“Madri imperfette” le definisce un critico del Festival di Venezia, forse alludendo al loro essere single,

2021-12-08T15:49:11+00:0011 Novembre 2021|Categorie: Storie|0 Commenti

Riusciranno i nostri eroi?

Egle Palazzolo

La notizia che, dopo critiche sempre crescenti, il governo si stesse ufficialmente orizzontando per un correttivo alla legge sul reddito di cittadinanza, si è pressocchè incrociata qualche giorno fa in scaletta del medesimo TG, con quella che segnalava il ritrovamento da parte dei carabinieri e dei preziosi cani, di otto chili di cocaina, accuratamente nascosta nell’auto di un calabrese. Si trattava di un tale, non certo alla
prima esperienza di illeciti, ma felice destinatario di un reddito in più, guarda caso, quello di cittadinanza.
Ma che cattiveria per un governo tanto generoso!! Che non fa il dovuto caso alla documentazione che si presenta per ottenere la ghiotta offerta, che lascia intatto tutto il lavoro clandestino, onesto o meno che sia,

2021-11-28T14:28:04+00:0011 Novembre 2021|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

A Ustica con Maria

Angela Lanza

Alla Casa internazionale delle donne di Roma, si è tenuto il 5 novembre un incontro per il centenario della nascita di Maria Occhipinti (Ragusa 1921 – Roma 1996), organizzato dalla Società italiana delle letterate.
Maria Occhipinti fu una delle leader del movimento anarco-antimilitarista Non si parte! di Ragusa, che lottarono contro gli arruolamenti forzati per la ricostituzione dell’esercito italiano del governo Badoglio. A Ragusa il 4 gennaio 1945, per far fuggire un gruppo di giovani rastrellati dai carabinieri, non esitò a stendersi sulla strada per bloccare il mezzo su cui venivano trasportati, pur essendo al quinto mese di gravidanza. Il suo gesto diede inizio ad una insurrezione repressa nel sangue. Maria venne arrestata e processata come istigatrice della sommossa.

2021-11-17T12:57:17+00:008 Novembre 2021|Categorie: La nostra memoria|0 Commenti

Eleonora Chiavetta, Dodici, Calibano, Milano 2020

Margherita Cottone

“Fare e disfare storie è la mia occupazione preferita”, asserisce l’io narrante del racconto Aprile. Per la vita, il quarto contenuto nel volume Dodici, scritto da Eleonora Chiavetta e pubblicato in piena pandemia dalla casa editrice Calibano. Anglista siciliana, già autrice di numerosi saggi e curatele, di raffinate traduzioni, ma anche di brevi incursioni nell’ambito della narrativa, Eleonora Chiavetta ci regala dodici racconti, uno per ogni mese dell’anno, nei quali affiora proprio il piacere del raccontare, del “fare e disfare storie” con mano leggera e sottile sapienza. Attraverso uno stile pacato dall’andamento musicale l’autrice ci introduce ora nell’atmosfera rarefatta di un lontano passato ora in quella più inquieta del nostro presente, raccontando storie in cui si alternano e

2021-10-28T17:43:09+00:0028 Ottobre 2021|Categorie: Storie|0 Commenti

Che delusione la Sicilia

Rita Annaloro

“Che delusione la Sicilia!” mi dice un amico venuto in vacanza a Sciacca la scorsa estate, “il pesce costa come a Milano, a mare pesci non se ne vedono, le strade hanno le buche come in Veneto, le case non sono belle, e i siciliani sono ostici, neanche ti salutano. Bella gente, però” continua forse per rabbonirmi “le ragazze hanno le gambe lunghe e anche i maschi sono ben fatti…”
Ho l’impressione che chi non lo salutava fossero proprio le belle ragazze che cercava di abbordare, perché che i siciliani siano ostici è vero, ma così maleducati da non ricambiare il saluto di un conoscente, mi sembra un po’ improbabile. “E poi

2021-11-24T11:45:46+00:0028 Ottobre 2021|Categorie: Storie|1 Commento

Lettera alle amiche di Mezzocielo

Silvana Fernandez

Quando ero ragazzina mi chiamavano “occhi asciutti” perché non ero solita frignare e piangere ed ora invece… dopo tanti anni toccando i tasti del computer per cominciare a scrivere su MEZZOCIELO sento un forte groppo alla gola. È una novità sì… lo ammetto mi sono commossa, non si può staccarsi così con semplicità da qualcosa che ti è stato accanto per più di venti anni.
I tempi cambiano, vorresti cambiare anche tu, annullare il passato, ma ti accorgi che il passato c’è sempre, è solo diventato presente.
Allora ti ricordi i fiumi di parole delle prime riunioni, le impennate dei primi litigi, il trovarci d’accordo, poi improvvisamente, tutte insieme. Non voglio commemorare un Mezzocielo che non c’è più dato che,

2021-10-25T14:49:25+00:0025 Ottobre 2021|Categorie: Storie|1 Commento

Questione maschile?

Egle Palazzolo

Mettiamola così: la questione femminile non esiste. Esiste invece la questione maschile. Ed è da questa, mai seriamente valutata e affrontata, che deriva in gran parte la questione femminile e la mai superata disparità di genere. Quale mai parità può raggiungersi infatti, malgrado la legislazione italiana sia riuscita a raggiungere livelli alti di riconoscimento, sostegno e visione democratica, se un inveterato potere maschile fa muro, più o meno palese, in qualunque situazione la donna provi ad affermare la sua legittima identità?

Questa visione di due mondi eternamente contrapposti che fanno dell’Italia un paese quasi a se stante a livello europeo si fa evidente con piccoli e grandi esempi che o ci sfuggono o dimentichiamo: Non è più tempo di

2021-11-23T16:19:38+00:0012 Ottobre 2021|Categorie: Interventi|0 Commenti

Lettera a Letizia

Beatrice Agnello

Cara Letizia,
tu dici «Le donne mi hanno deluso». Non è la prima volta che lo sottolinei dolorosamente e oggi (7 ottobre) è addirittura il titolo di un’intervista che hai rilasciato alla Gazzetta di Parma. Il sottotitolo è invece «Eppure dovrebbero governare il pianeta».
Chi di noi non prova un sentimento contraddittorio simile al tuo? Ogni giorno vediamo gli uomini che governano il mondo fare sfracelli, cose irresponsabili nei confronti della vita umana e di quella del pianeta, vediamo il loro cinismo, l’accecamento dato da un possesso millenario del potere e dall’istinto avido di mantenerlo. E ormai da tempo avvertiamo anche un fragoroso scricchiolio delle loro costruzioni e la fragilità della loro psiche.
D’altra parte vediamo le donne, che pure –

2021-11-24T15:22:54+00:009 Ottobre 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Accapo

Egle Palazzolo

Il ragionier Bartolo G. scese come sempre alla fermata della linea 203 nei pressi dell’ufficio. Aveva tra le mani piegato appena, il giornale col titolo di centro sull’esito giudiziario della cosiddetta Trattativa Stato Mafia e tentava di mettere ordine nei suoi pensieri: assolti in fase di appello i tre ex generali del Ros e un ben noto ex senatore, ridotta la pena a Leo Luca Bagarella, prescritte le accuse al pentito Giovanni Brusca. Niente trattativa Stato-Mafia allora? Non proprio, piuttosto accusa non prevista come reato, quindi nulla a carico dei tre alti graduati e fatto addirittura non sussistente per l’uomo politico divenuto per diversi anni puntuale protagonista in cronaca.

Rispetto alla notizia il ragionier G. si trovò ben presto

2021-11-28T14:36:03+00:0028 Settembre 2021|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti
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