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Con Thomas Bernhard nell’eterna Piazza

Egle Palazzolo

Calza perfettamente in un contesto temibile, logoro, dove trovano spazio pesanti ombre del passato che tutt’oggi ci appartiene, l’incontro di Roberto Andò con Thomas Bernhard attraverso la sua ultima opera “Piazza degli eroi”, non a caso ritenuta il suo testamento, il suo tragico… finale di partita. L’evento teatrale già dallo scorso anno, malgrado gli ostacoli della pandemia, è andato in tournée suscitando interesse e successo in tredici città italiane.

Quest’opera di Bernhard non poteva non conquistare un regista che, più volte, con testi suoi al cinema – “Viva la liberta” – o sul palcoscenico – “La tempesta” di Shakespeare – ha colto, premonizzato, il rapporto, ora illusorio ora catastrofico, dei popoli con la politica che li governa. Piazza degli

2022-02-16T14:21:29+00:0015 Febbraio 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti

5 febbraio 2022. Esami di filosofia, conversando con Wittgenstein e Spinoza, ma anche con Alice

Margherita Celestino

05.02.2022

Sono sparita per un po’. Mi scusi, diario, se sono sparita. Ero in un’isola che si chiama ‘Filosofia’, la conosci?

Il volo è stato buono. Da sopra le nuvole la terra si vede tutta quanta. No, tutta intera è impossibile, a pezzettini, ma molto più nitida.

In quell’isola ho incontrato un certo Ludwig Wittgenstein e abbiamo parlato, ma soprattutto si è fatto molto silenzio. Non posso dire cosa è stato, ma da queste parti lo chiamano “colpo di fulmine”, un luogo comune in cui abitano tutte quelle persone che si sentono fulminate da altre persone, ma in senso positivo.

Unendo i puntini della sua immagine, il discorso che c’era tra noi appariva sempre più chiaro e radicato. Di che abbiamo discusso

2022-02-05T20:23:47+00:005 Febbraio 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|1 Commento

Le rivoluzioni di Emma

Egle Palazzolo

Non è una rilettura de “I Vespri siciliani” e non orienta verso una o altra verità storica che segna le autentiche ragioni di una rivolta, da sempre celebrata, che si svolse a Palermo nel 1282 e che si moltiplicò come lotta allo straniero in buona parte della Sicilia. E’ come sempre Teatro, il teatro di Emma Dante, quello che ha una cifra che ormai abbiamo imparato a conoscere e che ha fatto di lei, di una donna nata a Palermo, che della sua città conosce più ancora di quanto ordinariamente osserviamo, una regista di fama internazionale. Apertura della stagione 2022 al Teatro Massimo di Palermo l’opera di Verdi, forse musicalmente, fuor da studiosi e esperti, in parte da

2022-03-03T14:24:55+00:0026 Gennaio 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

A volte ritornano… i fantasmi del nucleare

Gianni Silvestrini
Direttore scientifico Kyoto Club

Nelle ultime settimane in Italia si è tornati a discutere di nucleare.
Una tipica arma di distrazione di massa. Parliamo infatti di una tecnologia in difficoltà nell’Occidente e che non avrebbe possibilità di contribuire nel nostro paese al raggiungimento della neutralità climatica a metà secolo. Al contrario, rischia di distogliere risorse ed attenzione dallo sforzo per rafforzare la diffusione delle tecnologie verdi.
I pochi esempi di nuove centrali in Europa e negli Stati Uniti sono infatti impietosi, come quelli del reattore Epr di Olkiluoto 3 in Finlandia i cui lavori, partiti nel 2005, sono terminati nel 2022 con un costo triplicato rispetto alle stime iniziali. Analoghi problemi ha registrato la centrale di Flammanville. Erano stati preventivati 3,4

2022-01-24T18:30:35+00:0024 Gennaio 2022|Categorie: Il nostro presente|1 Commento

10 gennaio 2022

Margherita Celestino

10.01.2022

Ci sono giornate che cominciano finite.

Oggi fuori è tempesta e solo la forza di volontà può forzare la serratura per uscire dai pensieri e aprire la porta di casa. Il cielo non ne può più di piangere; i palermitani che incontro nel tragitto verso la stazione non ne possono più di vivere. Guardo i volti della gente dietro le mascherine e penso che è come se in realtà nessuno di noi sia realmente uscito da casa propria. Immagino per un attimo tutti in pantofole, coi pigiami sotto i cappotti. Nessuno ha più voglia di nascondere la stanchezza. Ci siamo sbottonati pure gli ultimi bottoni.

Io mi nascondo bene. Ho fatto attenzione a non uscire dalla tana se

2022-01-15T09:53:18+00:0015 Gennaio 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|0 Commenti

Resistenza delle donne afghane

Egle Palazzolo

Ma come si può impunemente andare indietro di secoli e imporre una norma che vieta alle donne di non camminare oltre tot chilometri fuori dalla propria casa se non accompagnati da un maschio di famiglia, di non servirsi di taxi perché alla guida c’è un uomo, come si può limitare sino a questo punto la libertà, il quotidiano stesso della persona, della donna?

Sottomesse, schiavizzate, prive di diritti conclamati come istruzione e lavoro, tranne quello di servizio a maschi naturalmente, le donne afghane accolgono il nuovo anno, consapevoli dell’oscurantismo in cui sono state ricacciate e dei colpi inflitti attraverso, una cieca dittatura, ad ogni loro naturale e legittima aspirazione. Trapela poco su quel che accade in un paese dove

2022-01-08T19:57:22+00:008 Gennaio 2022|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

2 gennaio 2022

Margherita Celestino

02.01.2022

Ieri è stata una giornata molto malinconica. Ho letto “Giorni felici” di Zuzu (1) e ho ascoltato il nuovo programma di radio 3 “Zarathustra”. Era la puntata del 26 dicembre 2021 (2) . La storia era quella di Gloria, una ragazza di Poggio Mirteto iscritta in filosofia. Parlava del sollievo portato dalla pandemia di poter smettere di scegliere, allontanata dalla performatività della società (3) . La puntata l’hanno infatti intitolata “liberi di non scegliere”.

Il lockdown, lo ammetto, è stato una liberazione anche per me. Mi sono trovata a mio agio tra gli oggetti e le piccole cose, tra le fusa dei gatti e il sole che entrava dalla finestra. Tutto finalmente bastava. Ho smesso di gareggiare con l’altrove, quella mania

2022-01-08T19:36:30+00:007 Gennaio 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|5 Commenti

Vai via dal pianeta “Papalla”

Rosalba Bellomare

La sede HUB vaccinale di Palermo si trova alla Fiera del Mediterraneo. Un tempo – negli anni ’60, ’70, ’80 – la Fiera rappresentava quel luogo magico dove espositori/commercianti/inventori venivano a proporre le novità, le curiosità, i piccoli elettrodomestici più strani, e più inutili direi, dove si correva ad acquistare per poi dire tra le amiche: “anche io l’ho comprata alla Fiera”. Oggi è ridotta ad un enorme spazio senza destinazione con grandi capannoni degradati e ad ogni campagna elettorale il leader politico di turno lancia la sua idea macro di risanamento, in genere una proposta balorda e ghiotta per gli speculatori del territorio. Oggi, in questo luogo dove tutto è rimasto come negli anni del boom palermitano

2022-01-08T19:29:59+00:002 Gennaio 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Diverse visioni e costruzioni fantastiche

Margherita Ortolani e Giulia Crisci

In Inventare un animale – uno degli articoli raccolti ne “L’altrui mestiere” – Primo Levi sostiene che inventare dal nulla un animale che possa esistere (“crescere, nutrirsi, resistere all’ambiente ed ai predatori, riprodursi”) sia praticamente impossibile. Ugualmente, anche quando la fantasia umana può agire libera senza doversi confrontare con questioni di verosimiglianza o di stabilità biologica, essa ricombina elementi già noti: code, occhi, muso, zampe, orecchie danno vita a nuove chimere ed è proprio da queste ricombinazioni che affiorano intuizioni “audaci, allegre ed allarmanti”, il senso stesso della creazione.

Ogni “visione” è la combinazione di più fattori, identitari, culturali e soggettivi, fortemente determinati dal contesto. Il modo in cui io decido di guardare il mondo determina

2022-01-08T19:32:39+00:0031 Dicembre 2021|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Ravanusa. Voi non siete il futuro siete il presente

Rosalba Bellomare

Era un disastro annunciato! Accade spesso in questa terra di Sicilia, ai possibili disastri si risponde con un semplice: “tutto a posto”, le denunce c’erano state gli abitanti di quel rione di palazzine realizzate con i risparmi di una vita, da molto tempo, anni, sono stati lì a denunciare le forti preoccupazioni per l’odore sgradevole di gas, tuttavia alle loro preoccupazioni si rispondeva tutto a posto.
Eppure, 4 palazzine sono saltate in aria come avessero avuto sotto chili e chili di dinamite. Un grande boato e 9 morti sulla coscienza di chi? Ma di nessuno certamente, come tutto ormai nel paese Italia, non sapremo mai i responsabili, malgrado ciò in questi giorni sulla stampa qualcosa è venuto fuori. Dal

2021-12-22T10:52:33+00:0021 Dicembre 2021|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti
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