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26 marzo 2022

Margherita Celestino

26.03.2022

Finché nuota sott’acqua qualunque pesce può parere sirena.
(Gesualdo Bufalino)

La musica mi ha salvata tante volte. Ascolto i French 79 con il desiderio di cadere e che ci sia sempre la terra sotto, pronta ad accogliermi e a rispingermi nel mondo. Anche camminare è cadere in continuazione. Non posso fare un passo e controllarne tutte le fasi. Metto il piede avanti e poi mi affido. O prima è il peso a protendersi in avanti? Accettare di cadere è l’unico modo per poter restare in piedi ed è questo il segreto del movimento. Dare un input è osservare cosa lo segue, ma restandoci dentro: è il momentum. Quali sono le parti che tengono e quelle che lasciano? Si

2022-03-27T13:31:39+00:0027 Marzo 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|0 Commenti

13 Marzo 2022 (a due anni dalla prima puntata del diario, inizio del lockdown per il Covid)

Margherita Celestino

13.03.22

È da più di un mese che mi sono dimenticata come si scrive. Premo i tasti del computer per vedere se ancora spuntano le lettere e sì, ci sono, ma io non so come metterle in fila. Mi sono venute diverse idee in questi undici giorni di isolamento: scrivere pezzi per la stand up comedy; scrivere di come vorrei che fosse la mia vita; inventare una storia sul mondo dal punto di vista delle mosche. Ho pensato anche di fare delle dirette su instagram in cui leggevo ad alta voce testi dei miei filosofi preferiti. Ho persino ipotizzato di studiare! Ho lasciato cadere tutto. Ho visto trentaquattro puntate di una serie tv che in totale ha trentaquattro puntate.

2022-03-27T13:48:52+00:0019 Marzo 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|0 Commenti

Un’ora con Rampini

Egle Palazzolo

Federico Rampini è un giornalista, scrittore, docente di grande notorietà in Italia e nel mondo, Stati Uniti e Cina in particolare. Le sue testimonianze e i suoi interventi possono essere rintracciati ovunque, la sua presenza nei talk show è senz’altro assai ambita. Ma una sua conversazione in diretta col pubblico è davvero un’altra cosa. E’ un affascinante incontro con qualcuno che sa raccontarti i fatti con corposa fluidità, che non vuole convincerti di questa o quell’altra tesi ma ti porta davanti situazioni pregresse, fondamenta e sviluppi di vicende e di posizioni di coloro che li creano o ne sono comunque i possibili protagonisti.

Ospite al Teatro Politeama, di “Domeniche Civiche” iniziativa assai lodevole dell OSS, Rampini ha premesso che

2022-03-19T12:25:53+00:0019 Marzo 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti

Sicilia: tra le prime regioni per presenza di donne manager e laboratorio politico per giovani donne. Ma l’accesso nelle istituzioni per le donne è ancora non facile.

Rosalba Bellomare

Sorprende che la Sicilia sia tra le prime regioni d’Italia nella classifica del 2020 per percentuale di donne manager, pari al 25% sul totale dei dirigenti, 1 su 4 o meglio 373 donne su un totale di 1470. Un risultato inatteso che si accompagna ad un altro record nazionale, quello di Enna, unica città italiana in cui le donne superano i manager uomini 127 contro 172.

Le classifiche sono tratte dal tradizionale Rapporto Donne di Manageritalia sui dirigenti privati pubblicato come ogni anno in occasione della Giornata Internazionale della Donna con un’elaborazione dei dati Inps.

Tra le regioni più “rosa” spiccano sul podio Molise (30%), Sicilia (25,5%) e Lazio (24,1%), a seguire a pari merito Basilicata e Lombardia (20%). A

2022-03-08T19:30:14+00:008 Marzo 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Ancora guerra!

Egle Palazzolo

Fra le previsioni più catastrofiche, dopo l’attacco a tutto campo che Putin, proprio mentre su richiesta di Kiev, si riuniva il Consiglio di sicurezza dell’ONU, ha sferrato contro l’Ucraina e, che, con ridicola, inutile astuzia, si accanisce a definire peacekeeping, vanno annotate quelle di Valentyn Vasjanovych che riguardano soprattutto l’UE e altrettanto la Nato e l’ONU stesse. Vasjanovych – regista e sceneggiatore che nel 2019 ha vinto col suo Atlantis nella sezione Orizzonti a Venezia e di cui iniziando dal 7 marzo a Roma verrà proiettato il suo recente Reflection – ritiene che la sottomissione della sua Ucraina alla Russia provocherà danni irreversibili per i paesi europei innanzi tutto, renderà vana l’azione di organismi internazionali incapaci

2022-03-03T13:26:22+00:003 Marzo 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti

Con Thomas Bernhard nell’eterna Piazza

Egle Palazzolo

Calza perfettamente in un contesto temibile, logoro, dove trovano spazio pesanti ombre del passato che tutt’oggi ci appartiene, l’incontro di Roberto Andò con Thomas Bernhard attraverso la sua ultima opera “Piazza degli eroi”, non a caso ritenuta il suo testamento, il suo tragico… finale di partita. L’evento teatrale già dallo scorso anno, malgrado gli ostacoli della pandemia, è andato in tournée suscitando interesse e successo in tredici città italiane.

Quest’opera di Bernhard non poteva non conquistare un regista che, più volte, con testi suoi al cinema – “Viva la liberta” – o sul palcoscenico – “La tempesta” di Shakespeare – ha colto, premonizzato, il rapporto, ora illusorio ora catastrofico, dei popoli con la politica che li governa. Piazza degli

2022-02-16T14:21:29+00:0015 Febbraio 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti

5 febbraio 2022. Esami di filosofia, conversando con Wittgenstein e Spinoza, ma anche con Alice

Margherita Celestino

05.02.2022

Sono sparita per un po’. Mi scusi, diario, se sono sparita. Ero in un’isola che si chiama ‘Filosofia’, la conosci?

Il volo è stato buono. Da sopra le nuvole la terra si vede tutta quanta. No, tutta intera è impossibile, a pezzettini, ma molto più nitida.

In quell’isola ho incontrato un certo Ludwig Wittgenstein e abbiamo parlato, ma soprattutto si è fatto molto silenzio. Non posso dire cosa è stato, ma da queste parti lo chiamano “colpo di fulmine”, un luogo comune in cui abitano tutte quelle persone che si sentono fulminate da altre persone, ma in senso positivo.

Unendo i puntini della sua immagine, il discorso che c’era tra noi appariva sempre più chiaro e radicato. Di che abbiamo discusso

2022-02-05T20:23:47+00:005 Febbraio 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|1 Commento

Le rivoluzioni di Emma

Egle Palazzolo

Non è una rilettura de “I Vespri siciliani” e non orienta verso una o altra verità storica che segna le autentiche ragioni di una rivolta, da sempre celebrata, che si svolse a Palermo nel 1282 e che si moltiplicò come lotta allo straniero in buona parte della Sicilia. E’ come sempre Teatro, il teatro di Emma Dante, quello che ha una cifra che ormai abbiamo imparato a conoscere e che ha fatto di lei, di una donna nata a Palermo, che della sua città conosce più ancora di quanto ordinariamente osserviamo, una regista di fama internazionale. Apertura della stagione 2022 al Teatro Massimo di Palermo l’opera di Verdi, forse musicalmente, fuor da studiosi e esperti, in parte da

2022-03-03T14:24:55+00:0026 Gennaio 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

A volte ritornano… i fantasmi del nucleare

Gianni Silvestrini
Direttore scientifico Kyoto Club

Nelle ultime settimane in Italia si è tornati a discutere di nucleare.
Una tipica arma di distrazione di massa. Parliamo infatti di una tecnologia in difficoltà nell’Occidente e che non avrebbe possibilità di contribuire nel nostro paese al raggiungimento della neutralità climatica a metà secolo. Al contrario, rischia di distogliere risorse ed attenzione dallo sforzo per rafforzare la diffusione delle tecnologie verdi.
I pochi esempi di nuove centrali in Europa e negli Stati Uniti sono infatti impietosi, come quelli del reattore Epr di Olkiluoto 3 in Finlandia i cui lavori, partiti nel 2005, sono terminati nel 2022 con un costo triplicato rispetto alle stime iniziali. Analoghi problemi ha registrato la centrale di Flammanville. Erano stati preventivati 3,4

2022-01-24T18:30:35+00:0024 Gennaio 2022|Categorie: Il nostro presente|1 Commento

10 gennaio 2022

Margherita Celestino

10.01.2022

Ci sono giornate che cominciano finite.

Oggi fuori è tempesta e solo la forza di volontà può forzare la serratura per uscire dai pensieri e aprire la porta di casa. Il cielo non ne può più di piangere; i palermitani che incontro nel tragitto verso la stazione non ne possono più di vivere. Guardo i volti della gente dietro le mascherine e penso che è come se in realtà nessuno di noi sia realmente uscito da casa propria. Immagino per un attimo tutti in pantofole, coi pigiami sotto i cappotti. Nessuno ha più voglia di nascondere la stanchezza. Ci siamo sbottonati pure gli ultimi bottoni.

Io mi nascondo bene. Ho fatto attenzione a non uscire dalla tana se

2022-01-15T09:53:18+00:0015 Gennaio 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|0 Commenti
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