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Il mondo non è dei giocatori di scacchi

Beatrice Agnello

Sembra che il mondo sia proprio di questi tragici o ridicoli giocatori, che schierano sulla scacchiera le loro truppe cercando sciagurate o scadenti vittorie, ma non è vero. Il loro è un modo di sentire la vita, diffuso soprattutto nei paesi ricchi e potenti, occidentali e orientali, mortifero. Il pianeta non sopporta più l’arroganza, finanziaria ambientale culturale, comunque miserabile.
Il mondo non è solo gioco di posizionamenti, d’azzardo o di furbizia. Ce lo fa vedere così una miopia a volte colpevole. Ce lo fanno vedere così solo quel piccolo o grande agio, quella modesta o ragguardevole posizione che abbiamo conquistato, spesso a prezzo di un’obbedienza che non corrisponde a quel che siamo, spesso perdendo noi stessi. Ma è un’illusione

2022-10-03T15:29:23+00:003 Ottobre 2022|Categorie: Il nostro presente|1 Commento

L’Iran dei capelli ribelli e del diritto all’immaginazione

Una riflessione a margine delle tragiche morti delle giovani Mahsa Amini e Hadis Najafi

 

Vanessa Iannone

Ciò che sta avvenendo in Iran in queste ultime settimane mi ha riportato alla mente una “vecchia” lettura a me molto cara, un libro che ha formato la mia coscienza e la mia visione del mondo in modo irreversibile.

“Leggere Lolita a Teheran” è un best seller scritto da Azar Nafisi, professoressa di letteratura inglese presso l’Università di Teheran e pubblicato, in Italia, da Adelphi.
La biografia dell’autrice è assai nota: Azar Nafisi nasce a Teheran nel 1955 da Nezhat Nafisi, prima donna ad essere eletta nel Parlamento iraniano e da Ahmad Nafisi, ex sindaco della città all’epoca dello scià.
Di famiglia benestante, all’età di tredici anni si

2022-09-29T20:29:42+00:0029 Settembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

W la Regina

Egle Palazzolo

“Dio salvi il re” salutavano i sudditi un tempo e invece, “Dio salvi la Regina” hanno sperato davvero per settant’anni i popoli del Regno Unito, in onore della loro amata Elisabetta II che li ha lasciati privi della sua presenza, ma non del ricordo di lei.

Dopo oltre dieci giorni di funerali di Stato, in una parata a tutto campo che si è fatta tour, rigorosamente condotta e di grande voluto spessore nazionale e internazionale, dopo intere giornate di dirette televisive, di commenti, di biografie antiche o recenti, dopo le toccanti foto di famiglia, alcune inedite, che la mostravano Elisabetta bambina bionda e vivace e poi lieta adolescente insieme ai suoi cari, ciò che il futuro riserva, è

2022-09-23T11:54:35+00:0023 Settembre 2022|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

Donne e discipline scientifiche: l’impegno della scuola per colmare il gender gap nelle STEM

Stefania Savoia

Le statistiche sono chiare: ancora troppe poche donne si dedicano allo studio delle discipline scientifiche, soprattutto in Italia. Le Stem ( acronimo inglese per Science, Technology, Engineering and Mathematics) sono ancora considerate discipline “maschili” e poche sono le donne che affrontano studi di livello universitario in questi ambiti. Secondo il report Livelli di istruzione e partecipazione alla formazione per l’anno 2020 dell’Istat: “Nel 2020, il 24,9% dei laureati (25-34enni) ha una laurea nelle aree disciplinari scientifiche e tecnologiche; le cosiddette lauree STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Il divario di genere è molto importante, se si considera che la quota sale al 36,8% tra gli uomini (oltre un laureato su tre) e scende al 17,0% tra le donne

2022-09-23T09:35:46+00:0018 Settembre 2022|Categorie: Interventi|1 Commento

La bellezza salverà il mondo. Ma quale bellezza? La protesta di Sally Alexander

Antonella Salzano

Si è da poco conclusa la 79 a edizione del Festival del Cinema di Venezia, tenutasi al Lido dal 31 agosto al 10 settembre. Nel 2022, quando ci si perde qualcosa, ciò che viene spontaneo fare altro non è che una ricerca online. E così, scorrendo i risultati sui motori di ricerca o il feed dei social network, alla voce – pardon, hashtag – #festivaldelcinemadivenezia difficilmente ci si imbatte nel vincitore del Leone d’Oro (per inciso, il documentario All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras), mentre è arduo sottrarsi alla schiena nuda di Timothée Chalamet, all’anello di diamanti maldestramente smarrito nel Canale dalla influencer ed ex corteggiatrice di Uomini e Donne, Angela Caloisi, o a quello

2022-09-18T15:02:19+00:0013 Settembre 2022|Categorie: Storie|0 Commenti

Sebben che sia una donna

“Una prima donna a guidare il governo del Paese non garantisce in alcun modo, solo per appartenenza di genere, un avanzamento nella risposta alle domande e ai diritti delle donne se non attribuisce a quei diritti conquistati un valore imprescindibile e un presupposto del suo agire politico ed istituzionale.” (La Redazione)

Egle Palazzolo

Si chiama Giorgia. E’ una donna. Vuole a tutti i costi Palazzo Chigi. Pare stia per riuscirci. La pancia del paese è quello di sempre, deluso ma inguaribile, si attacca fanatico a chi urla di più, a chi si gioca senza ritegno ogni slogan che possa agguantarlo. E sappiamo bene che da qualche tempo questa giovane esponente di una destra che di rischi ne farebbe cogliere

2022-09-13T16:54:32+00:005 Settembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Storie da non dimenticare: Clara Campoamor Rodríguez (1888-1972)

Stefania Savoia

La seconda repubblica spagnola nasce nel 1931 come una delle proposte democratiche più interessanti di tutta l’Europa, soprattutto riguardo ai diritti delle donne. Con la fine della dittatura di Primo de Rivera, la Spagna elegge nel 1931 un parlamento repubblicano con delle figure femminili di grande rilevanza che saranno coinvolte nella stesura della Costituzione. Clara Campoamor, giurista e deputata per il partito radicale, fa della lotta per il diritto al voto delle donne la sua battaglia più grande ed entrando in contatto con altre intellettuali europee, si rende portavoce di temi rilevanti come l’aborto, il divorzio e lo sfruttamento della prostituzione. In occasione di quelle prime elezioni democratiche si mostra evidente una grande questione: le donne erano eleggibili

2022-09-05T19:26:09+00:002 Settembre 2022|Categorie: Storie|0 Commenti

L’ultimo degli dei

Luisa Stella

Un singolare e graffiante dialogo teatrale, in cui una donna ribalta le idee consuete sul culto di Priapo

PERSONAGGI: una donna d’età indefinibile / un uomo sulla cinquantina

In un’isola del Mediterraneo. Scena: due sedie. Luce giallo-rossastra di un caldo pomeriggio.
L’uomo e la donna sono seduti, leggermente di sbieco, in modo da potersi guardare. Lei indossa un vestito di tela grezza, stretto in vita da una corda; lui pantaloni larghi e un’ampia camicia.

DONNA (guardando nel suo orologio da polso) Credo sia meglio finirla qui, c’è il rischio ch’io mi dilunghi. Per due motivi almeno: uno, perché non avendo mai parlato a nessuno del mio attaccamento a Priapo, e in genere parlando poco d’ogni cosa, non faccio che ingarbugliarmi e poi

2022-09-02T12:59:59+00:0025 Agosto 2022|Categorie: Storie|0 Commenti

Agata

Caterina Pastura

Un intenso racconto sui legami e sulle differenze fra tre generazioni di donne. Caterina Pastura è co-fondatrice delle Edizioni Mesogea, redattrice editoriale e traduttrice. Ma non scrive molto come narratrice, per questo siamo particolarmente contente che ci abbia dato per Mezzocielo un suo racconto.

 

per Anita
che ha custodito con amore
il mio tempo delle parole
e il passo solitario della scrittura
CP

Immagina un giorno senza un giorno
che lo preceda, una notte senza una
notte che la preceda.
Immagina il Niente e qualcosa in
mezzo al niente.
E se ti dicessero che questa cosa così
piccola eri tu?
Edmond Jabès, Il libro della condivisione

 

Agata domani avrà trent’anni.
Ha una casa, un marito, una figlia, un lavoro e tanti libri.
Ha tutto quello a cui l’amore e l’educazione

2022-08-25T16:08:54+00:0024 Agosto 2022|Categorie: Storie|1 Commento

Quando si dice “CENTRO”

Egle Palazzolo

Adesso, noi italiani, schiaffati dentro una politica disordinata e infeconda, con i mesi d’estate minacciati, distorti da affrettate elezioni, con pressioni ed espressioni esercitate senza sosta da chi crede di avere la vittoria in tasca (ma che tipo di vittoria oggi, può definirsi governare il nostro paese e non piuttosto assunzione di una grave responsabilità puntellata da vero impegno e assoluta competenza), che facciamo? Ci reinventiamo il Centro, discutiamo sul centrismo e su questo o quell’altro leader bardato di moderatezza persino fresco di distacco dalla posizione precedente che riacciuffa un usurato cappello. Suona come nuovo allarme ad aggravare il costume politico che da troppi anni ci caratterizza e a svilire ancora di più ogni ideologia, parola che abbiamo

2022-07-28T17:31:53+00:0028 Luglio 2022|Categorie: Interventi|1 Commento
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