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Tutta intera, tutta in parti

Considerazioni private sul romanzo di Espérance Hakuzwimana

Vanessa Iannone

La parola “intero” etimologicamente rimanda a ciò che non manca di nulla, al completo, al perfetto, è una variante di “integro” che evoca subito la compiutezza e l’assenza di compromesso.
Se rispetto alla lettera le istruzioni per montare uno di quei mobili dall’architettura scandinava minimale, lineare ed efficiente esso sarà perfetto, non avanzerà nemmeno una vite, la brugola in dotazione attenderà al suo compito e io avrò arredato un pezzo della mia casa.
Le persone non sono mobili componibili, non sono lineari e minimali, avanza sempre una vite da qualche parte, manca sempre un tassello da un’altra parte, eppure, misteriosamente, le persone trovano il modo per funzionare e per raccontare la loro storia.
L’ultimo romanzo

2022-11-16T13:10:30+00:0016 Novembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Wellber-Gandini. Il Kaiserrequiem inaugura la stagione teatrale del Teatro Massimo

Egle Palazzolo

Morire vivendo. Lasciare la morte in stand by, quasi mortificata per il suo compito ineluttabile, di contro a una vita che, nel percorrere all’inverso il cammino verso un uscio solo, ha la possibilità di sottrarle, la bellezza, l’audacia, la genialità, il segno. È sensazione forte, e non l’unica, che raggiunge lo spettatore sin in fondo alla sala, sovrastato dalle lame di luce a diverso colore che lo coinvolgono in uno spazio senza tempo dove ancora una volta il dolore cerca misericordia.

Il Kaiserrequiem, la nuova creazione di Omer Meir Wellber e Marco Gandini con cui si è inaugurata la stagione 2022 -20023 del Teatro Massimo, è un momento di grande e intenso incontro musicale tra il Requiem in re

2022-11-11T13:41:20+00:0011 Novembre 2022|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

L’esperienza degli occhiali in terza persona

Margherita Celestino

09.11.2022

Je est un autre
Arthur Rimbaud

Si provò tutti gli occhiali da sole per poi scegliere gli ultimi e non seppe mai se li scelse perché le stavano meglio degli altri o per togliersi dall’imbarazzo con sé stessa dell’averci messo troppo tempo a scegliere.

Le cose che le capitavano per ultime erano le prime, se non le uniche, che lei poteva prendere in considerazione.

È pur vero che erano le ultime perché erano quelle che godevano del privilegio di essere scelte.

Così si chiuse un cerchio.

Quando indossò quegli occhiali da cinque euro, capì che non ne avrebbe voluti provare altri eppure non erano quelli che le stavano meglio, ma la cosa in quel momento non ebbe alcuna

2022-11-10T18:37:22+00:0010 Novembre 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|0 Commenti

Prendiamo la parola a sostegno delle donne e degli uomini che arrivano sulle nostre coste

La Redazione

MEZZOCIELO, come nel 2018 durante l’assemblea “Prendiamo la parola” voluta dalla nostra Simona Mafai, ritorna a contestare l’atteggiamento criminale del governo italiano, colpevole di mettere a rischio la vita di persone innocenti che arrivano sulle nostre coste in cerca di pace.

Nel documento di convocazione dell’assemblea avevamo sostenuto che: “L’accoglienza e l’opera di inclusione degli immigrati non va interrotta, ma proseguita e rafforzata, combattendo ogni forma di sfruttamento e speculazione e pretendendo la fattiva solidarietà della comunità europea.”

E la nostra Simona scriveva, nel suo ultimo articolo su Mezzocielo: “[…] mentre la società nel suo complesso si incattivisce, non riesce a superare le disuguaglianze sociali, né a far fronte in modo umano alla domanda di accoglienza e inserimento in Europa

2022-11-09T11:43:40+00:009 Novembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Certe realtà, quelle belle.

Daria D’Angelo

Il teatro Biondo di Palermo ha alzato il sipario sul quartiere Brancaccio, con lo spettacolo “Itaca – Dove tutti i sentieri s’incontrano”, di Gigi Borruso che ha completato il progetto vincitore del bando per le periferie urbane lanciato dal Ministero della Cultura (MiC), con la collaborazione dell’Assessorato alle Culture del Comune di Palermo, e realizzato nel quartiere Brancaccio dal Teatro Biondo di Palermo diretto da Pamela Villoresi. Il debutto si è tenuto il 27 ottobre alla Casa Museo del Costume Teatrale di Palermo. Il testo originale di Gigi Borruso , attore molto conosciuto e stimato per bravura e professionalità, intreccia i racconti, in prima persona, di alcuni personaggi dell’Odissea con le suggestioni e le parole raccolte tra gli

2022-11-08T16:31:42+00:008 Novembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Storie da non dimenticare: Francesca Morvillo 1945-1992 (raccontata da Gilda Terranova)

di Stefania Savoia

Raccontare le storie che fanno poco rumore, a Palermo, è strano. Parlare di quegli anni poi e riuscire a cogliere la forza di gesti netti, seri e capire il garbo del rigore, è cosa da pochi. Il libro di Gilda Terranova, Maggio a Palermo, edito da Einaudi ragazzi, non è solo un atto dovuto, a dispetto di una delle tante spesso vane celebrazioni alla memoria ma è un omaggio sincero ad una donna importante per la storia del nostro paese. La storia di Francesca Morvillo che Terranova racconta, spiega perché nel mainstream, questa vita si perda. Era un’epoca senza social, con giornali che uscivano due volte al giorno e in cui la Sicilia pagava il prezzo altissimo

2022-10-20T19:36:35+00:0020 Ottobre 2022|Categorie: Storie|0 Commenti

Lympha

Maria Chiara Di Trapani

L’Orto Botanico dell’Università di Palermo ospita negli spazi del Padiglione Tineo, Lympha, la prima personale di Aurora Di Girolamo. In mostra oltre 40 lavori tra tele di grande formato, legni dipinti, disegni e fotografie.

Un’antologia di opere espressione di una ricerca artistica trentennale di un’artista di origine palermitana dal percorso eclettico. Aurora Di Girolamo, viene introdotta alla pittura dalla madre, la pittrice Sistina Fatta della Fratta, con cui condivide sin dall’infanzia lunghe ore trascorse nell’osservazione e rappresentazione di una “natura sognata”. In parallelo ad una lunga esperienza lavorativa come fotografa e grafica pubblicitaria a Milano, sviluppa l’uso di un linguaggio multidisciplinare che la porta ad indagare le forme estetiche della
natura.

Con uno stile sospeso tra astrazione e figurazione,

2022-10-13T14:09:50+00:0013 Ottobre 2022|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

“Zhen, Zhian, Azadi!”, “Donna, vita, libertà”: le proteste per Mahsa Amini

Venerdì sera ricordando la giovane iraniana barbaramente uccisa per non portare regolarmente il velo, piazza Politeama era affollata e partecipe applaudendo ed elevando simbolicamente veli da bruciare. Questo è bello e va considerato: una città che fa memoria e grida libertà. E questo già vuol dire che ci può esprimere anche con un inno divenuto oggi espressione di un grande comune bisogno spesso calpestato.

 

Concetta (Anita) Sansone

Sapevo già che a Palermo, venerdì 7 ottobre, ci sarebbe stato un flashmob in solidarietà delle donne iraniane quando ho ricevuto una telefonata nella quale mi si chiedeva di leggere qualcosa per l’occasione scegliendo qualche testo adatto.

Ho avuto qualche dubbio a partecipare perchè non amo la folla e soprattutto non amo il rischio che

2022-10-11T11:39:37+00:0010 Ottobre 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti

Ad Annie Ernaux Il Premio Nobel per la letteratura 2022

(a cura di Beatrice Agnello)

La scrittrice, nata nel 1940 in Normandia, ha esordito nel 1974 con il romanzo autobiografico Gli armadi vuoti e raggiunto una notevole notorietà nel suo paese nel 1984 con Il posto.
Gli anni, pubblicato in Francia nel 2008, è un affresco per immagini frammentarie della Francia dal dopoguerra ai giorni nostri, una sorta di autobiografia personale e collettiva di una generazione. Con questo romanzo, Annie Ernaux ha vinto il premio assegnato dall’Association Marguerite Duras.
In Italia, è merito della casa editrice L’orma, per la traduzione di Lorenzo Flabbi, aver fatto conoscere questa notevolissima scrittrice, a partire dal 2014. In quell’anno viene pubblicato Il posto, nel 2015 Gli anni, nel 2016 L’altra figlia.
Nel luglio 2016 Gli anni ha

2022-10-06T16:23:00+00:006 Ottobre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Transizioni Roma – Palermo

Cinque scene sull’andare

Margherita Celestino

Prima transizione/Palermo- via Alloro:

Lunedì 26 settembre 2022.
Uno dei giorni più bui degli ultimi tempi.
Soffia vento fascio, ma il sole resiste e mi tocca la pelle.
Sento la temperatura, prendo contatto con i miei pensieri che dicono: “adesso più che mai creare sarà l’unica soluzione per sopravvivere”.
Resistere è creare.
Questa affermazione si traduce in me così: “un giorno senza danzare è un giorno perso”.
Fine dello pseudo-sillogismo.
A capo.
Ecco un altro giorno perso a fare colazione come se fare colazione sia già un guadagno di per sé. Traduco colazione con “anche oggi mi sono alzata, ce l’ho fatta” e poi festeggio l’evento bevendo prima l’acqua e poi il caffè molto lungo.
Sento la voce di Bob Marley provenire dalla radio

2022-10-31T17:04:17+00:005 Ottobre 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|1 Commento
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