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“Com’è andata oggi a scuola”- diario di una professoressa ai tempi della DAD

Stefania Savoia

È lecito chiedersi se sia passato ancora poco tempo per poter raccontare gli anni più duri e difficili del Covid e soprattutto se sia il momento giusto per parlare del grande terremoto provocato nel mondo della scuola. Si tratta di anni lunghi, difficili e dolorosi in cui il sistema scolastico non solo ha vissuto enormi difficoltà nella gestione dell’emergenza sanitaria ma ha dovuto continuare a sostenere i giovani che più di tutti hanno patito le privazioni dell’isolamento.

Il libro di Deborah Pirrera, edito da Porto Seguro, è un diario di questo mondo, che seppur sconvolto nei ritmi e nei rituali dall’arrivo della pandemia ha continuato a vivere, crescere e cambiare ogni giorno. Attraverso aneddoti tra il tragico e il

2023-01-14T17:31:55+00:0014 Gennaio 2023|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Primi passi di un governo

Egle Palazzolo

Ore 21, giovedì 29 dicembre retetre: “Il cavallo e la torre”. Ospite di Marco Damilano è Massimo Cacciari.

Non mettiamo ovviamente conto che l’autorevole filosofo, ospite assiduo di incontri, dibattiti, talk show di vario tipo, torni a chiarirci con determinatezza il suo pensiero sull’operato di Giorgia Meloni e di alcune sue frasi di rilievo rispetto soprattutto alla conferenza stampa dopo il sì alla manovra di bilancio. Il programma, è vero, dura solo dieci minuti e si era quasi in chiusura. Ma, su fin quanto concordasse con la premier e soprattutto la sostanzialità delle sue motivazioni, un po’ sfuggiva, lasciando solo traccia di una possibile fiducia a Lei e al suo operato affermando che, se pesantemente attaccato o interrotto, ci

2023-01-04T13:28:40+00:004 Gennaio 2023|Categorie: Dopo la notizia|1 Commento

Auguri per il 2023

Beatrice Agnello

UN AUGURIO ALLE DONNE IRANIANE, AFGHANE, KURDE e a tutte le altre che lottano per libertà addirittura elementari – l’elenco purtroppo sarebbe lungo – prendendo l’impegno di amplificare la loro voce e sostenere in tutti i modi la loro lotta. Coraggiose fino all’eroismo, oggi sono loro le nostre leader.

UN AUGURIO AL POPOLO UCRAINO e ai suoi silenziati compagni russi, che rischiano il carcere e l’assassinio. Un omaggio alla memoria ad Anna Politkovskaja, anche, freddata una sera di ottobre del 2006, nel giorno del compleanno di Putin, perché aveva aperto molti occhi sonnolenti sulla natura del suo potere.
L’augurio di una pace giusta, da raggiungere con tutti i mezzi: l’appoggio militare ed economico, i soccorsi ai cittadini martoriati e il

2023-01-31T17:22:42+00:001 Gennaio 2023|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Un sorriso verso gli sbagli, nessuna pietà verso gli sbadigli

Margherita Celestino

31.12.2022

“I love thing that look like mistakes…”
Frances Ha

È passato quasi un anno dalla prima volta che ho pubblicato una puntata su Mezzocielo.

All’inizio doveva essere una puntata la settimana.

Poi è diventata una puntata al mese. Poi è diventata una puntata ogni volta che gli astri si sono allineati al mio umore e le mie dita alla tastiera. Non è facile essere costanti nella scrittura.

Non è facile essere costanti in generale in qualcosa.

Nessuno ha detto che sia facile. Non deve esserlo.

A volte desidero con tutta me stessa che le cose siano un po’ più naturali.

Poi penso a una frase che ho letto di Antonin Artaud: ““Il bene è voluto, è il risultato di un atto, il danno è

2022-12-31T20:16:26+00:0031 Dicembre 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|0 Commenti

RdC bene e male del contrasto alla fragilità

Federica D’Anna

Ormai da qualche settimana si parla di ciò che il governo vuole fare con il reddito di cittadinanza e francamente non so se ridere o piangere.

Lo dico perché sono una recruiter, cioè faccio ricerca e selezione del personale e dunque del mondo del lavoro in Italia un po’ ne intendo. Mi pare che nell’analisi del più grande problema del mondo del lavoro ad oggi ci stiamo concentrando sulla punta estrema di un iceberg, il culmine più manifesto ma allo stesso tempo il meno condizionante.

Infatti il problema del “trovare lavoro” in Italia esiste pesantemente almeno da 20 anni ed il mondo stesso del lavoro è fortemente cambiato negli ultimi 10 anni. Chi esprime giudizi sul tema e ancor di

2023-01-01T23:52:06+00:0023 Dicembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Io e Maren: riflessioni su “Bones and all” di Luca Guadagnino

Margherita Celestino

21.12.2022

Love will tear us apart again
Joy Division

Non avrei mai creduto di poter apprezzare un film sul cannibalismo. So solo adesso, dopo diversi giorni che sono uscita dal cinema, che l’ho fatto perché quel film mentre “spiaccicava” la più assurda delle morti sul grande schermo, parlava d’amore e viceversa.

Ci vogliono centinaia di chili di amore, un furgone, colori tenui e molta ingenuità per poter abbattere un tabù così grande.

“Bones and all” è un viaggio alla ricerca della propria origine e contemporaneamente del proprio posto nel mondo.

Cerco da dove vengo per capire dove vado.

La giovane Maren incontra un amore nuovo, condannato come lei alla fuga per via della propria natura cannibale. I due attraverseranno l’America di stato in

2022-12-21T20:54:22+00:0021 Dicembre 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|0 Commenti

Donna non si nasce.

… lo si diventa. Simone de Beauvoir

Daria D’Angelo

Simonetta Sciandivasci, giornalista della Stampa, ha di recente scritto un libro “I figli che non voglio” in cui si parla di una minoranza, non proprio esigua, che sceglie di non fare figli, perché non ne vuole. Non ho ancora letto il libro e non voglio fare una recensione ma solo soffermarmi su un argomento che mi sembra molto interessante. Oggi il ritornello comune è: In Italia non si fanno più figli, dove andrà a finire la nostra civiltà? Il sotto testo è chiaro, è il pensiero che l’unico modo per tenere in piedi il sistema sia procreare, anche laddove le donne (in realtà una stimata minoranza) pur essendo nelle condizioni di fare

2022-12-16T10:26:35+00:0016 Dicembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Spaccaossa

Egle Palazzolo

Quando noi siciliani parliamo di noi, della Sicilia, con sincerità, con coraggio, con la disperazione che più volte ce ne viene, quando ciò che sta dentro la nostra terra infimo o eccelso, riusciamo ad intenderlo, a collocarlo, allora può dirsi che facciamo Bingo! E bingo ha fatto in pieno Vincenzo Pirrotta con “Spaccaossa”, suo film opera prima. Una esperienza quella del cinema in prima persona, che evidentemente lo sollecitava, rispetto a un curriculum di attore e regista teatrale di vivido e ormai conclamato successo. Ha cominciato assai giovane Pirrotta col suo fisico imponente, la sua multiforme attitudine alla scena, la sua capacità di apprendere da “maestri” e rendere sempre più personali e riconoscibili mimica e gestualità, e proprio

2022-12-13T11:59:28+00:0013 Dicembre 2022|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

IRAN CALLING

Beatrice Agnello

“Che fare per l’Iran? Innanzitutto, non è vero che nulla serva o nulla conti. Anche in Italia, per esempio, potrebbe essere approvata una risoluzione (il parlamento francese e quello olandese lo hanno già fatto) con cui i pasdaran vengano dichiarati un gruppo terroristico e si chieda l’espulsione dell’Iran dalla Commissione Onu per i diritti delle donne (dove la Repubblica Islamica siede, chissà per proteggere quali diritti). Prima ancora bisogna difendere e comprendere il valore della parola: capire il suo ruolo riparatorio, e il manto protettivo che può stendere — come un potere magico — contro l’abuso più stritolante e la violenza fisica, semplicemente svelandoli.

Quando i grandi avvocati per i diritti umani dell’Iran, donne straordinarie come la Nobel Shirin Ebadi o Nasrin

2022-12-12T23:46:11+00:0010 Dicembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Profondo nero

Marcello Benfante

“Nel ventre dell’Orca”, graphic novel di Michela De Domenico pubblicato da Mesogea

Secondo Alberto Savinio la parola Mare deriva etimologicamente dal sanscrito Maru, cioè deserto e più propriamente “cosa morta”, dalla radice Mar, ossia morire.

Lo ricordava Walter Pedullà in un notevole saggio introduttivo all’Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo intitolato “Congetture per un’interpretazione di Horcynus Orca” (Rizzoli, 2003): “romanzo di morte e di mare che si chiude sopra il deserto dei valori di un mondo travolto dalla guerra”.

Congetture, appunto. Ché altro non si può, né forse si deve, oltre il supporre, il presumere, l’ipotizzare, in merito a un romanzo così vasto e complesso, equoreo e proteiforme, profondo e inafferrabile, come il capolavoro di D’Arrigo.

L’ultima parola del romanzo è proprio, non

2022-12-05T22:03:11+00:005 Dicembre 2022|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti
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