Rosalba

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Dopo Letizia

Mi disturbano, mi sfidano,
mi allertano
queste morti vicine.
Che vuol dire il silenzio
la scomparsa
di una persona
che ha percorso un tempo nostro
che ha saputo dare
indicazioni alte.
Che vuol dire
guardare ancora
orologio e calendario
attraversare le feste
continuare a piangere
eventi gravi tuoi o del mondo
Forse dovremmo, molte insieme
esser passate da unica lama
senza preavviso
Meno pesante che ricordi e
trascinamenti.

Egle Palazzolo

 

Pensiero per Letizia

Ricordi indelebili di pomeriggi a casa tua, Letizia, per il nostro Mezzocielo. Vorrei avere preso nota di tutto ma mi farò bastare il ricordo dei tuoi racconti e la tua voce roca, tonante e forte. Senza mezze misure hai raccolto la libertà negli scatti che hai donato al mondo, consegnando Palermo a chi non la conosceva. Senza filtri, senza inutili

2022-04-14T10:15:32+00:0014 Aprile 2022|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

Letizia, ti salutiamo alzando il bicchiere

Letizia Battaglia, una donna irriducibile nella sua libertà, irriducibilmente soggetta alle sue passioni, quelle civili e quelle private, ci lascia oggi, ma non si spegne. La passione è stata la sua carica vitale e l’ha fatta espandere nel mondo, ne voleva vivere ogni attimo senza cedere all’inesorabilità degli anni che passano. No, non si è mai spenta e mai ha smesso di alimentare il suo talento per indimenticabili scatti fotografici e anche per la comunicazione di un’immagine diversa da vecchi stereotipi della donna siciliana.

Mezzocielo le deve molto, Letizia si è spesa per fare vivere la creatura di cui è stata madre insieme a Simona Mafai e le ha impresso la sua identità attraverso l’impatto delle sue immagini e delle

2022-04-14T10:30:38+00:0014 Aprile 2022|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

La pace però resta un’utopia

Egle Palazzolo

Teatro Politeama domenica 13 marzo. Prima del godibile concerto del trio Balarm, conversazione di Walter Veltroni. Piuttosto che conversazioni si tratta di vere e proprie conferenze poiché non è previsto dialogo col pubblico – e non ci si lamenta per questo – e la durata è quasi sempre ben inferiore all’ora intera.

Era certamente atteso Veltroni da parte di un pubblico numeroso che gli riconosce garbo e naturalezza e lo ricorda sindaco di Roma e anche ministro dei Beni Culturali.

Una conversazione pacata su un tema complesso e difficile come “il valore dell’utopia” sul quale in definitiva si è avvicinato alle teorie di Tommaso Moro che infatti ha citato, il quale nel suo romanzo ipotizzava l’utopia come un’isola fiorente e

2022-04-16T13:31:06+00:0013 Aprile 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti

Un atto di Misericordia

Egle Palazzolo

“MISERICORDIA”. E’ grido, invocazione, preghiera. Ed è anche monito. Per chi dovrà sentirsela dentro di sé come indispensabile elemento di relazione, per chi ha imparato a misurarne la probabilità, l’esito. Come si avrà misericordia per tre donne sole, per tre sorelle che si amano e si feriscono, che cercano un varco di vita ma altro varco non hanno se non quello di adattare la propria sorte fra scadenti lavori a maglia durante il giorno e tentativi di prostituzione prima che faccia notte?
La piece di Emma Dante, fra i lavori in cartellone, tutti quest’anno di indubbio interesse da parte di un Teatro, come il Biondo che in atto agonizza per chiara incuria degli enti chiamati a sostenerlo, ha già

2022-03-31T09:08:31+00:0031 Marzo 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

26 marzo 2022

Margherita Celestino

26.03.2022

Finché nuota sott’acqua qualunque pesce può parere sirena.
(Gesualdo Bufalino)

La musica mi ha salvata tante volte. Ascolto i French 79 con il desiderio di cadere e che ci sia sempre la terra sotto, pronta ad accogliermi e a rispingermi nel mondo. Anche camminare è cadere in continuazione. Non posso fare un passo e controllarne tutte le fasi. Metto il piede avanti e poi mi affido. O prima è il peso a protendersi in avanti? Accettare di cadere è l’unico modo per poter restare in piedi ed è questo il segreto del movimento. Dare un input è osservare cosa lo segue, ma restandoci dentro: è il momentum. Quali sono le parti che tengono e quelle che lasciano? Si

2022-03-27T13:31:39+00:0027 Marzo 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|0 Commenti

13 Marzo 2022 (a due anni dalla prima puntata del diario, inizio del lockdown per il Covid)

Margherita Celestino

13.03.22

È da più di un mese che mi sono dimenticata come si scrive. Premo i tasti del computer per vedere se ancora spuntano le lettere e sì, ci sono, ma io non so come metterle in fila. Mi sono venute diverse idee in questi undici giorni di isolamento: scrivere pezzi per la stand up comedy; scrivere di come vorrei che fosse la mia vita; inventare una storia sul mondo dal punto di vista delle mosche. Ho pensato anche di fare delle dirette su instagram in cui leggevo ad alta voce testi dei miei filosofi preferiti. Ho persino ipotizzato di studiare! Ho lasciato cadere tutto. Ho visto trentaquattro puntate di una serie tv che in totale ha trentaquattro puntate.

2022-03-27T13:48:52+00:0019 Marzo 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|0 Commenti

Un’ora con Rampini

Egle Palazzolo

Federico Rampini è un giornalista, scrittore, docente di grande notorietà in Italia e nel mondo, Stati Uniti e Cina in particolare. Le sue testimonianze e i suoi interventi possono essere rintracciati ovunque, la sua presenza nei talk show è senz’altro assai ambita. Ma una sua conversazione in diretta col pubblico è davvero un’altra cosa. E’ un affascinante incontro con qualcuno che sa raccontarti i fatti con corposa fluidità, che non vuole convincerti di questa o quell’altra tesi ma ti porta davanti situazioni pregresse, fondamenta e sviluppi di vicende e di posizioni di coloro che li creano o ne sono comunque i possibili protagonisti.

Ospite al Teatro Politeama, di “Domeniche Civiche” iniziativa assai lodevole dell OSS, Rampini ha premesso che

2022-03-19T12:25:53+00:0019 Marzo 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti

Sicilia: tra le prime regioni per presenza di donne manager e laboratorio politico per giovani donne. Ma l’accesso nelle istituzioni per le donne è ancora non facile.

Rosalba Bellomare

Sorprende che la Sicilia sia tra le prime regioni d’Italia nella classifica del 2020 per percentuale di donne manager, pari al 25% sul totale dei dirigenti, 1 su 4 o meglio 373 donne su un totale di 1470. Un risultato inatteso che si accompagna ad un altro record nazionale, quello di Enna, unica città italiana in cui le donne superano i manager uomini 127 contro 172.

Le classifiche sono tratte dal tradizionale Rapporto Donne di Manageritalia sui dirigenti privati pubblicato come ogni anno in occasione della Giornata Internazionale della Donna con un’elaborazione dei dati Inps.

Tra le regioni più “rosa” spiccano sul podio Molise (30%), Sicilia (25,5%) e Lazio (24,1%), a seguire a pari merito Basilicata e Lombardia (20%). A

2022-03-08T19:30:14+00:008 Marzo 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Ancora guerra!

Egle Palazzolo

Fra le previsioni più catastrofiche, dopo l’attacco a tutto campo che Putin, proprio mentre su richiesta di Kiev, si riuniva il Consiglio di sicurezza dell’ONU, ha sferrato contro l’Ucraina e, che, con ridicola, inutile astuzia, si accanisce a definire peacekeeping, vanno annotate quelle di Valentyn Vasjanovych che riguardano soprattutto l’UE e altrettanto la Nato e l’ONU stesse. Vasjanovych – regista e sceneggiatore che nel 2019 ha vinto col suo Atlantis nella sezione Orizzonti a Venezia e di cui iniziando dal 7 marzo a Roma verrà proiettato il suo recente Reflection – ritiene che la sottomissione della sua Ucraina alla Russia provocherà danni irreversibili per i paesi europei innanzi tutto, renderà vana l’azione di organismi internazionali incapaci

2022-03-03T13:26:22+00:003 Marzo 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti

Con Thomas Bernhard nell’eterna Piazza

Egle Palazzolo

Calza perfettamente in un contesto temibile, logoro, dove trovano spazio pesanti ombre del passato che tutt’oggi ci appartiene, l’incontro di Roberto Andò con Thomas Bernhard attraverso la sua ultima opera “Piazza degli eroi”, non a caso ritenuta il suo testamento, il suo tragico… finale di partita. L’evento teatrale già dallo scorso anno, malgrado gli ostacoli della pandemia, è andato in tournée suscitando interesse e successo in tredici città italiane.

Quest’opera di Bernhard non poteva non conquistare un regista che, più volte, con testi suoi al cinema – “Viva la liberta” – o sul palcoscenico – “La tempesta” di Shakespeare – ha colto, premonizzato, il rapporto, ora illusorio ora catastrofico, dei popoli con la politica che li governa. Piazza degli

2022-02-16T14:21:29+00:0015 Febbraio 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti
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