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Quando si dice “CENTRO”

Egle Palazzolo

Adesso, noi italiani, schiaffati dentro una politica disordinata e infeconda, con i mesi d’estate minacciati, distorti da affrettate elezioni, con pressioni ed espressioni esercitate senza sosta da chi crede di avere la vittoria in tasca (ma che tipo di vittoria oggi, può definirsi governare il nostro paese e non piuttosto assunzione di una grave responsabilità puntellata da vero impegno e assoluta competenza), che facciamo? Ci reinventiamo il Centro, discutiamo sul centrismo e su questo o quell’altro leader bardato di moderatezza persino fresco di distacco dalla posizione precedente che riacciuffa un usurato cappello. Suona come nuovo allarme ad aggravare il costume politico che da troppi anni ci caratterizza e a svilire ancora di più ogni ideologia, parola che abbiamo

2022-07-28T17:31:53+00:0028 Luglio 2022|Categorie: Interventi|1 Commento

“Finale di partita”

Egle Palazzolo

“Ei giunse e tenne un premio che era follia sperar”. Ce la ricordiamo quella figura frettolosa che un cronista de La7, Paolo Celata forse, individuò quasi al buio, nei pressi di Palazzo Chigi, mentre il Presidente Mattarella cercava di sciogliere il pesante nodo che si era creato per l’avvio di un governo che poi fu quello gialloverde.

Di nome faceva Giuseppe Conte, avvocato e docente universitario. Nessuna particolare notorietà, nessuna eclatante notazione nel suo curriculum. Ma offerto come soluzione dell’empasse tra il Capo dello Stato e Matteo Salvini per il disaccordo sulla nomina di un ministro ritenuta poco opportuna, salì al Colle per il tempestivo intervento di Luigi di Maio che aveva ottenuto la quadra.

L’Italia apprese che “Presidente del

2022-07-18T13:35:47+00:0018 Luglio 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

L’aborto non è una passeggiata

Egle Plazzolo

“Ero fuori Palermo e telefonai assai presto a mia madre quella domenica mattina per avere notizie dei miei ragazzi affidati a lei. Mi tranquilizzò e mi disse che era già tornata a casa dopo aver votato di mattina presto. No all’aborto, le chiesi con evidente superficialità.” ma che stai pensando che io abbia votato contro? Ma io sono chiaramente a favore dell’aborto come diritto della donna. Ben venga una legge che finalmente metta al riparo la sua salute e la sua dignità. Se decide di non dare alla luce il figlio che ha ha concepito, ci sono ragioni che attengono solo a lei.. A donne ricche o privilegiate una legge di questo tipo attiene spesso relativamente. Ma sono

2022-07-15T00:07:21+00:0013 Luglio 2022|Categorie: Voci|0 Commenti

Vota Patanè senza chiederti perché

Egle Palazzolo

Amaramente in Sicilia, più che altrove, ci sono spesso un paio di cose che determinano o contribuiscono largamente al risultato di questa o l’altra tornata elettorale.

Da un canto, gli astensionisti, tali per disaffezione, per indifferenza, per pigrizia ma altrettanto per delusione o per rabbia, e, dall’altro gli obbedienti alla regola di “vota Patanè senza chiederti perché”, regola che fa parte del pacchetto ereditario della famiglia.

Sommati sono tanti, la maggioranza e il gioco è fatto. La percentuale che resta si divide in buona parte tra partiti, coalizioni, se trovano accordo, o in misura assai più ridotta e anche chi ha scelto di mettere in campo un suo “a Solo”. Poi alla fine del percorso che succede? Spesso non molto,

2022-06-29T16:06:04+00:0029 Giugno 2022|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

Il libro

Egle Palazzolo

Il libro? Il libro c’è. Con un protagonismo magari un po’ diverso, ma sempre a due passi da noi. Sul nostro comodino, sul tavolo vicino alle sigarette, sulla poltrona da dove ci siamo appena alzati. Siamo corsi alla sua presentazione, abbiamo fatto festa allo scrittore nostro amico o non ci siamo fatti sfuggire una firma che amiamo. Comunque il libro c’è, copertina accattivante, pagina che teniamo volentieri fra le dita, una dedica, una data. Francamente dopo anni di social, di pubblicazioni on line, di frontespizi luminosi, dopo aver tentato a letto di non farti scivolare il tablet dalle dita e non regolarti sulla pagina cui eri arrivato, ci abbiamo rifatto un pensierino, e l’occasione prima ci è venuta

2022-05-18T18:45:57+00:0018 Maggio 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti

Le donne che hanno cambiato l’Italia in un romanzo di Giulia Mafai

Beatrice Agnello

Giulia Mafai, nata nel 1930, terza e ultima figlia di Mario Mafai e Antonietta Raphaël, se n’è andata l’anno scorso. Sorella di Miriam e Simona, è stata l’unica a seguire le tracce del talento artistico di madre e padre e ha lavorato come costumista e scenografa, collaborando con grandi registi, tra cui Vittorio De Sica e Mario Monicelli.
A un certo punto, ha sentito anche il bisogno di raccontare. Sono nati così La ragazza con il violino (2013), intenso ritratto della madre; Ebrei sul Tevere. Storia, storie, storielle (2017) e il romanzo Agenda rossa, uscito postumo quest’anno con la casa editrice indipendente di ispirazione femminista Vand.A.

Come Miriam e Simona, Giulia Mafai ha attraversato con grande partecipazione intellettuale ed emotiva

2022-05-14T15:18:57+00:0014 Maggio 2022|Categorie: Storie|0 Commenti

Palazzo Gulì

La redazione

L’antico portone di Palazzo Gulì con la grande originale insegna di “No Mafia Memorial”, si aprì al pubblico quattro anni fa, proprio in maggio, a ridosso delle celebrazioni in onore di Falcone e Borsellino a 26 anni dalla strage di cui furono le principali vittime. Oggi nel 2022, stesso periodo, nuove celebrazioni, una riflessione su quanto è stato fatto, è giusta e opportuna.

Questo punto di riferimento crea a Palermo una tappa essenziale perché si sappia che questa città non dimentica né si ferma a giorni tragici di calendario ma li trasforma in un nuovo messaggio, trova giusto sottolineare in questo trentennale dai tanti eventi, il percorso che è iniziato e continua.

Le stanze del piano nobile di Palazzo Gulì

2022-05-14T12:36:24+00:0013 Maggio 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

3 maggio 2022

Margherita Celestino

03.05.2022

“Ho sempre tentato.
Ho sempre fallito.
Non discutere
Prova ancora.
Non discutere.
Fallisci ancora.
Fallirò meglio”.
Samuel Beckett

Cammino a testa alta. Un passo dopo l’altro e un desiderio di rivincita.
Chi ti ha battuta? Io, il cuore. Ho vinto io. Ha vinto lui. Si è disarticolato. Mi ha detto “seguimi”. Poi si è nascosto. Non l’ho trovato. Ho creduto di averlo perso. Poi ho ricominciato a cercare i segnali del corpo dentro ai tubi nervosi. A volte i canali si interrompono, è la morte, la cui intermittenza frena il desiderio dal trasformarsi in azione. Ho ragione io. No, io. La pancia ha bisogno del pensiero per digerire le emozioni, le situazioni e anche gli altri. Il pensiero ha bisogno del

2022-05-06T15:34:53+00:006 Maggio 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|2 Commenti
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