Rosalba

Circa Rosalba Bellomare

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Lympha

Maria Chiara Di Trapani

L’Orto Botanico dell’Università di Palermo ospita negli spazi del Padiglione Tineo, Lympha, la prima personale di Aurora Di Girolamo. In mostra oltre 40 lavori tra tele di grande formato, legni dipinti, disegni e fotografie.

Un’antologia di opere espressione di una ricerca artistica trentennale di un’artista di origine palermitana dal percorso eclettico. Aurora Di Girolamo, viene introdotta alla pittura dalla madre, la pittrice Sistina Fatta della Fratta, con cui condivide sin dall’infanzia lunghe ore trascorse nell’osservazione e rappresentazione di una “natura sognata”. In parallelo ad una lunga esperienza lavorativa come fotografa e grafica pubblicitaria a Milano, sviluppa l’uso di un linguaggio multidisciplinare che la porta ad indagare le forme estetiche della
natura.

Con uno stile sospeso tra astrazione e figurazione,

2022-10-13T14:09:50+00:0013 Ottobre 2022|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

“Zhen, Zhian, Azadi!”, “Donna, vita, libertà”: le proteste per Mahsa Amini

Venerdì sera ricordando la giovane iraniana barbaramente uccisa per non portare regolarmente il velo, piazza Politeama era affollata e partecipe applaudendo ed elevando simbolicamente veli da bruciare. Questo è bello e va considerato: una città che fa memoria e grida libertà. E questo già vuol dire che ci può esprimere anche con un inno divenuto oggi espressione di un grande comune bisogno spesso calpestato.

 

Concetta (Anita) Sansone

Sapevo già che a Palermo, venerdì 7 ottobre, ci sarebbe stato un flashmob in solidarietà delle donne iraniane quando ho ricevuto una telefonata nella quale mi si chiedeva di leggere qualcosa per l’occasione scegliendo qualche testo adatto.

Ho avuto qualche dubbio a partecipare perchè non amo la folla e soprattutto non amo il rischio che

2022-10-11T11:39:37+00:0010 Ottobre 2022|Categorie: Interventi|0 Commenti

Ad Annie Ernaux Il Premio Nobel per la letteratura 2022

(a cura di Beatrice Agnello)

La scrittrice, nata nel 1940 in Normandia, ha esordito nel 1974 con il romanzo autobiografico Gli armadi vuoti e raggiunto una notevole notorietà nel suo paese nel 1984 con Il posto.
Gli anni, pubblicato in Francia nel 2008, è un affresco per immagini frammentarie della Francia dal dopoguerra ai giorni nostri, una sorta di autobiografia personale e collettiva di una generazione. Con questo romanzo, Annie Ernaux ha vinto il premio assegnato dall’Association Marguerite Duras.
In Italia, è merito della casa editrice L’orma, per la traduzione di Lorenzo Flabbi, aver fatto conoscere questa notevolissima scrittrice, a partire dal 2014. In quell’anno viene pubblicato Il posto, nel 2015 Gli anni, nel 2016 L’altra figlia.
Nel luglio 2016 Gli anni ha

2022-10-06T16:23:00+00:006 Ottobre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Transizioni Roma – Palermo

Cinque scene sull’andare

Margherita Celestino

Prima transizione/Palermo- via Alloro:

Lunedì 26 settembre 2022.
Uno dei giorni più bui degli ultimi tempi.
Soffia vento fascio, ma il sole resiste e mi tocca la pelle.
Sento la temperatura, prendo contatto con i miei pensieri che dicono: “adesso più che mai creare sarà l’unica soluzione per sopravvivere”.
Resistere è creare.
Questa affermazione si traduce in me così: “un giorno senza danzare è un giorno perso”.
Fine dello pseudo-sillogismo.
A capo.
Ecco un altro giorno perso a fare colazione come se fare colazione sia già un guadagno di per sé. Traduco colazione con “anche oggi mi sono alzata, ce l’ho fatta” e poi festeggio l’evento bevendo prima l’acqua e poi il caffè molto lungo.
Sento la voce di Bob Marley provenire dalla radio

2022-10-31T17:04:17+00:005 Ottobre 2022|Categorie: Il diario dell'apocalisse|1 Commento

Il mondo non è dei giocatori di scacchi

Beatrice Agnello

Sembra che il mondo sia proprio di questi tragici o ridicoli giocatori, che schierano sulla scacchiera le loro truppe cercando sciagurate o scadenti vittorie, ma non è vero. Il loro è un modo di sentire la vita, diffuso soprattutto nei paesi ricchi e potenti, occidentali e orientali, mortifero. Il pianeta non sopporta più l’arroganza, finanziaria ambientale culturale, comunque miserabile.
Il mondo non è solo gioco di posizionamenti, d’azzardo o di furbizia. Ce lo fa vedere così una miopia a volte colpevole. Ce lo fanno vedere così solo quel piccolo o grande agio, quella modesta o ragguardevole posizione che abbiamo conquistato, spesso a prezzo di un’obbedienza che non corrisponde a quel che siamo, spesso perdendo noi stessi. Ma è un’illusione

2022-10-03T15:29:23+00:003 Ottobre 2022|Categorie: Il nostro presente|1 Commento

L’Iran dei capelli ribelli e del diritto all’immaginazione

Una riflessione a margine delle tragiche morti delle giovani Mahsa Amini e Hadis Najafi

 

Vanessa Iannone

Ciò che sta avvenendo in Iran in queste ultime settimane mi ha riportato alla mente una “vecchia” lettura a me molto cara, un libro che ha formato la mia coscienza e la mia visione del mondo in modo irreversibile.

“Leggere Lolita a Teheran” è un best seller scritto da Azar Nafisi, professoressa di letteratura inglese presso l’Università di Teheran e pubblicato, in Italia, da Adelphi.
La biografia dell’autrice è assai nota: Azar Nafisi nasce a Teheran nel 1955 da Nezhat Nafisi, prima donna ad essere eletta nel Parlamento iraniano e da Ahmad Nafisi, ex sindaco della città all’epoca dello scià.
Di famiglia benestante, all’età di tredici anni si

2022-09-29T20:29:42+00:0029 Settembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

W la Regina

Egle Palazzolo

“Dio salvi il re” salutavano i sudditi un tempo e invece, “Dio salvi la Regina” hanno sperato davvero per settant’anni i popoli del Regno Unito, in onore della loro amata Elisabetta II che li ha lasciati privi della sua presenza, ma non del ricordo di lei.

Dopo oltre dieci giorni di funerali di Stato, in una parata a tutto campo che si è fatta tour, rigorosamente condotta e di grande voluto spessore nazionale e internazionale, dopo intere giornate di dirette televisive, di commenti, di biografie antiche o recenti, dopo le toccanti foto di famiglia, alcune inedite, che la mostravano Elisabetta bambina bionda e vivace e poi lieta adolescente insieme ai suoi cari, ciò che il futuro riserva, è

2022-09-23T11:54:35+00:0023 Settembre 2022|Categorie: Dopo la notizia|0 Commenti

Donne e discipline scientifiche: l’impegno della scuola per colmare il gender gap nelle STEM

Stefania Savoia

Le statistiche sono chiare: ancora troppe poche donne si dedicano allo studio delle discipline scientifiche, soprattutto in Italia. Le Stem ( acronimo inglese per Science, Technology, Engineering and Mathematics) sono ancora considerate discipline “maschili” e poche sono le donne che affrontano studi di livello universitario in questi ambiti. Secondo il report Livelli di istruzione e partecipazione alla formazione per l’anno 2020 dell’Istat: “Nel 2020, il 24,9% dei laureati (25-34enni) ha una laurea nelle aree disciplinari scientifiche e tecnologiche; le cosiddette lauree STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Il divario di genere è molto importante, se si considera che la quota sale al 36,8% tra gli uomini (oltre un laureato su tre) e scende al 17,0% tra le donne

2022-09-23T09:35:46+00:0018 Settembre 2022|Categorie: Interventi|1 Commento

La bellezza salverà il mondo. Ma quale bellezza? La protesta di Sally Alexander

Antonella Salzano

Si è da poco conclusa la 79 a edizione del Festival del Cinema di Venezia, tenutasi al Lido dal 31 agosto al 10 settembre. Nel 2022, quando ci si perde qualcosa, ciò che viene spontaneo fare altro non è che una ricerca online. E così, scorrendo i risultati sui motori di ricerca o il feed dei social network, alla voce – pardon, hashtag – #festivaldelcinemadivenezia difficilmente ci si imbatte nel vincitore del Leone d’Oro (per inciso, il documentario All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras), mentre è arduo sottrarsi alla schiena nuda di Timothée Chalamet, all’anello di diamanti maldestramente smarrito nel Canale dalla influencer ed ex corteggiatrice di Uomini e Donne, Angela Caloisi, o a quello

2022-09-18T15:02:19+00:0013 Settembre 2022|Categorie: Storie|0 Commenti

Sebben che sia una donna

“Una prima donna a guidare il governo del Paese non garantisce in alcun modo, solo per appartenenza di genere, un avanzamento nella risposta alle domande e ai diritti delle donne se non attribuisce a quei diritti conquistati un valore imprescindibile e un presupposto del suo agire politico ed istituzionale.” (La Redazione)

Egle Palazzolo

Si chiama Giorgia. E’ una donna. Vuole a tutti i costi Palazzo Chigi. Pare stia per riuscirci. La pancia del paese è quello di sempre, deluso ma inguaribile, si attacca fanatico a chi urla di più, a chi si gioca senza ritegno ogni slogan che possa agguantarlo. E sappiamo bene che da qualche tempo questa giovane esponente di una destra che di rischi ne farebbe cogliere

2022-09-13T16:54:32+00:005 Settembre 2022|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti
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