A Bianca Stancanelli.
Alle amiche che ci seguono e alle lettrici di Mezzocielo, abbiamo il piacere di comunicare che Bianca Stancanelli ha accettato la proposta di ricoprire il ruolo di Direttora della rivista, come avevamo deciso sin dallo scorso anno rinnovando lo statuto dell’Associazione e il suo direttivo.
Un sincero ringraziamento rivolgiamo alla neo-Direttora, che per la sua storia di giornalista e scrittrice è certamente all’altezza di chi lo ha già ricoperto nella storia di Mezzocielo, come Simona Mafai, Giovanna Fiume, Letizia Battaglia e Rosanna Pirajno.
“Anche stavolta vogliamo avere la forza di ripartire da zero. Dalla presa di coscienza che non esiste una sola chiave di lettura, né una ipotesi unica di soluzione alle ingiustizie della nostra città e del mondo. Non una ideologia non una classe, non un genere ci porteranno da soli la salvezza. L’unica certezza che abbiamo è che le ingiustizie e le violenze esistono e aumentano: sui bambini, sulla natura, sulle donne, sui poveri.” Rispondeva Simona Mafai a chi le chiedesse cosa fosse Mezzocielo.
Siamo certe che Bianca proseguirà il percorso e gli obiettivi che hanno contraddistinto la storia della rivista e dell’Associazione, oggi registriamo, purtroppo, divisioni e contrapposizioni nel movimento femminile e femminista anziché il dialogo per superare le divisioni, la parola per noi è prioritaria per portare avanti nella diversità delle posizioni un percorso unitario che sia di lotta e sostegno per la libertà e per i diritti delle donne nel mondo e nel nostro Paese.
Una breve biografia di Bianca Stancanelli.
Bianca Stancanelli è nata a Messina. Giornalista, ha esordito nel quotidiano «L’Ora» di Palermo, occupandosi soprattutto di mafia e politica. Dal 1987 vive a Roma, dove è stata inviato speciale per il settimanale «Panorama». Ha pubblicato, con l’editore Marsilio, oltre a due volumi di racconti Cruderie (1996) e Morte di un servo (2000), Quindici innocenti terroristi (2006) e La vergogna e la fortuna (2011). Con A testa alta ha vinto l’Aquila d’oro al Premio Estense 2003.
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